Fondi Miur per 16,7 milioni, come saranno impiegati

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Sono in arrivo i fondi MIUR per ampliare l’offerta formativa. Emergenze educative, sport, partecipazione sono tra i principali beneficiari delle risorse messe a disposizione dal Ministero per i prossimi anni. Questa cifra va ad aggiungersi a quella nella Legge di Bilancio 2019 dedicata all’aumento degli stipendi dei Docenti e per il Personale Ata.

I quasi 17 milioni di euro messi a disposizione grazie al decreto che il Ministro Marco Bussetti ha firmato ieri 15 novembre, si aggiungono agli 8,2 milioni stanziati con il provvedimento firmato il 23 luglio scorso.

“Per la prima volta abbiamo previsto un finanziamento specifico, oltre 400.000 euro, per le proposte che sono arrivate direttamente dai territori; l’offerta formativa è migliore e più ricca solo se risponde davvero alle esigenze degli alunni e delle istituzioni scolastiche. La scuola non si governa solo da Roma: dobbiamo coinvolgere di più il personale, gli enti locali, le famiglie nel miglioramento di un sistema che appartiene a tutti e nel quale i nostri figli costruiscono il loro e il nostro futuro” commenta il Ministro.

Dove saranno impiegati i fondi MIUR

Il decreto definisce in maniera più specifica come verranno distribuiti i fondi. Si parte delle emergenze educative alle quali vengo destinati 6 dei 16,7 milioni stanziati. La cifra servirà a garantire il diritto allo studio e i miglioramento dell’offerta in quelle zone del Paese dove esiste maggior disagio sia sociale che economico. Verranno sostenute le aree colpite da eventi naturali e fenomeni eccezionali dove, ancora oggi, le difficoltà nell’accoglienza scolastica si fanno sentire non poco. Gli aiuti riguarderanno in particolare la fascia di Genova colpita dal crollo del ponte Morandi; le scuole colpite dai sismi del 2016 e del 2017 e tutti gli istituti danneggiati dalle alluvioni che hanno colpito l’Italia nelle ultime settimane.

Altri 2 milioni verranno usati per lo sport. Lo svolgimento di campionati studenteschi, l’avviamento allo sport nelle scuole primarie e l’agevolazione allo studio degli studenti-atleti per garantire a coloro che si dedicano “professionalmente” allo sport di riuscire a coniugare lo studio con l’attività.

Nel Decreto è prevista anche una quota da destinare al passaggio ai nuovi ordinamenti delle Scuole professionali e al nuovo modello degli Esami di Stato; le innovazioni relative al curriculum digitale dello studente; le Consulte provinciali studentesche e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti e per la Scuola dell’infanzia.

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