Riceviamo e pubblichiamo Il comunicato stampa AnDDL riguardante lo sciopero della Scuola che si svolgerà il prossimo 30 novembre per chiedere la Fase Transitoria per i precari storici.

Vespa (AnDDL): in campagna elettorale e nel contratto di Governo è stata sbandierata la ‘Fase Transitoria’ per i docenti precari. Si passi dalle parole ai fatti, ne va della credibilità di questa nuova compagine di Governo

“Ci aspettavamo nel mese di ottobre la soluzione prospettata in campagna elettorale dal Senatore Mario Pittoni, responsabile federale Scuola per la Lega. Siamo a novembre ed il ministro Bussetti ha proposto una bozza per il reclutamento inserita nel Def in discussione in Parlamento che taglia le gambe al precariato storico di Terza Fascia delle GI. Per questo motivo scenderemo in piazza il 30 novembre per presidiare il Miur di Viale Trastevere e per far sentire la voce delle decine di migliaia di precari che si aspettavano una Fase Transitoria come prevista anche nel Contratto di Governo sottoscritto dalla compagine giallo-verde” – questo l’appello del professor Pasquale Vespa, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori (AnDDL) rivolto a tutti precari per la partecipazione alla manifestazione di fine mese.

“Lo vogliamo ricordare ancora una volta a chi dimentica strumentalmente troppo in fretta – dice il presidente di AnDDL -. Nel 2013 decine di migliaia di docenti furono abilitati grazie ad un Percorso Abilitante Speciale, il PAS. Nel 2016 docenti, abilitati con TFA e PAS hanno avuto la possibilità di partecipare ad un concorso riservato, che appunto escludeva i non abilitati. Gran parte di questi colleghi furono bocciati ma nel 2018 è stato garantito loro un concorso NON selettivo previsto dal DL 59/17 (decreto delega previsto nella L. 107/15 detta Buona Scuola) voluto e votato dal Pd e dal Movimento 5 Stelle”.

“Quante volte ancora i docenti con esperienza di Terza Fascia devono subire discriminazioni? Ora basta!” – esclama il professor Vespa -. “Una forza di Governo, per voce di alcuni suoi esponenti, continua a dividere la categoria mettendo contro tieffini e passini e questi contro i non abilitati. Alimentano una vergognosa guerra tra poveri ergendosi a fustigatori social-politici contro presunte inadeguatezze culturali di chi, in questi anni, ha consentito il corretto funzionamento della Scuola pubblica. La degenerazione del livello politico di questi personaggi ha dell’incredibile ed ha ormai oltrepassato il limite della decenza”. E’ il commento del presidente Pasquale Vespa di AnDDL.

Per questi motivi l’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori aderisce allo sciopero indetto dall’USB Scuola, ma con la propria piattaforma specificatamente incentrata sui docenti precari di Terza Fascia e Gae Infanzia Storiche. “Le proposte sono di facile attuazione – dice Vespa -, basta avere la volontà politica di risolvere il problema del precariato e non alimentare guerre tra lavoratori”.

“Perchè siamo contrari alla Bozza del Ministro Bussetti? E’ semplicemente detto. Al concorsone previsto dalla proposta di Governo vi parteciperà una platea di oltre un milione di aspiranti docenti e l’abilitazione promessa ai non vincitori andrà a saturare le graduatorie determinando un flusso di esodati potenziale di circa 30mila precari che da anni attendono invece di essere stabilizzati”.

“Al Ministro Bussetti chiediamo di far seguire alle parole, dette in campagna elettorale da chi oggi riveste il ruolo di Presidente della Settima Commissione Cultura del Senato, senatore Mario Pittoni, che conserva ancora il ruolo politico di responsabile Scuola della Legai fatti! Abilitazione e conseguente stabilizzazione come per i colleghi abilitati che stanno partecipando al concorso 2018. Ci dicono che il Pas sia costoso e prevede un percorso lungo. Allora adottate la nostra proposta:

  • Prevedere per la terza fascia con anni di servizio un anno di corso concorso abilitante da svolgersi nella scuola dove si lavora seguiti da un tutor abbinandolo ad un corso e-learning per il quale tutte le università sono ormai organizzate. Per chi non ha ricevuto un contratto di supplenza, prevedere solo il corso online rimodulato. Online si abbatterebbero i costi!
  • Corso concorso abilitante senza sbarramento all’ingresso: al corso si potrà accedere in base al titolo di studio ed al servizio accumulato (tre annualità = 3 X 180 giorni di servizio) nella scuola pubblica, nei cfp e nelle paritarie.
  • Andare a costituire una nuova graduatoria su base nazionale dalla quale attingere a scorrimento, in base alle cdc che via via andranno ad essere esaurite!
  • In alternativa, dopo l’abilitazione, prevedere la stessa soluzione prevista per gli attuali abilitati. Ma da osservare che la precedente soluzione non andrebbe ad affollare le GMRE e non porrebbe alcun conflitto con gli attuali abilitati.
  • Chi decide di andare dal sud a coprire una cattedra al nord affamato di docenti non deve essere penalizzato ma incentivato! Quindi prevedere la #mobilità territoriale e non la prigionia al confino! Se c’è posto ci si muove dopo due anni che si è rimasto in una stessa sede di lavoro!
  • Per le Gae Infanzia Storiche, Potenziamento e Tempo pieno al Sud!
  • La scuola pubblica non ha bisogno solo di insegnanti di religione!

E’ su questi punti che l’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori dà appuntamento in piazza a Roma ai precari dimenticati anche dal Governo del Cambiamento.

Il 30 Novembre al Miur in Viale Trastevere dalle ore 9.30.

Prof. Ing. Pasquale Vespa, presidente Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori (cell. 3381059950)