La riforma pensioni, voluta dal Governo Conte per superare la Legge Fornero, non soddisfa affatto il personale scolastico: l’esecutivo gialloverde confermerà Opzione Donna che, però, taglierà l’assegno di quiescenza in modo significativo in quanto l’importo verrà calcolato interamente con il sistema contributivo, sempre che si posseggano i requisiti necessari per poterla richiedere. In molti casi, si assisterà ad una riduzione di oltre il 30 per cento dell’importo, rispetto alla pensione di vecchiaia.
Pensioni scuola, Quota 100 e Opzione Donna
Il provvedimento andrà ad operare insieme a Quota 100 che permetterebbe l’uscita anticipata anche a 62 anni, anche qui con inquietanti incognite sul mantenimento dell’assegno completo.
Allargare attuale finestra di pensione anticipata attualmente prevista solo per il personale dell’infanzia
Anief chiede, inoltre, che “il carattere peculiare della professione docente rispetto alle altre professioni della Pubblica Amministrazione per il diffuso e gravoso stress psicofisico, unito all’attuale pesante gap generazionale tra docenti e discenti con il personale insegnante più vecchio del mondo”, consenta l’attivazione di “un’apposita finestra che permette l’accesso e la decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità secondo le regole previgenti la riforma cosiddetta “Fornero””.