personale ATA

Torniamo a parlare di falsificazione delle graduatorie del Personale ATA per ottenere supplenze. Dopo i casi scoperti in provincia di Salerno, questa volta le autorità hanno smascherato l’imbroglio avvenuto in una scuola di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza.

«Come Organizzazione Sindacale abbiamo fatto richiesta all’ATP di Cosenza e ultimamente con una nota inviata ai DS della provincia, di verificare le dichiarazioni dei titoli e dei punteggi degli aspiranti alle supplenze dalle graduatorie di istituto per alcune classi di concorso di cui avevamo avuto il sospetto di qualche irregolarità sia nella dichiarazione dei titoli che dei punteggi». Queste le parole di Giuseppe Guido, Segretario Generale della Camera del lavoro Pollino-Sibaritide-Tirreno, Umberto Calabrone, Segretario Generale Camera del lavoro di Cosenza e Pino Assalone, segretario provinciale della FLC-CGIL.

Il ruolo dei Docenti e del Personale Ata

Tra i processi a maggior rischio per le istituzioni scolastiche ci sono proprio gli aspetti amministrativi tesi a verificare la trasparenza degli atti. La scuola, come ente erogatore di principi democratici e di trasparenza, deve restare una comunità in cui devono operare processi di legalità, in cui tutte le componenti devono tendere ai canoni della correttezza e difesa da fenomeni di corruzione e di clientela. Per fortuna il fatto della falsificazione è venuto alla luce, ma la lesione dei diritti dei tanti che stavano nelle graduatorie di Istituto di II e III fascia che si sono visti superare da alcuni in maniera fraudolenta, tramite la modifica e l’alterazione dei corrispettivi punteggi, ha creato un’ondata di panico e di incertezza.

Errori o consapevolezza di imbrogliare?

Ciò, non perché sia necessaria sempre la volontà di compiere un imbroglio o un atto disonesto, come avvenuto nel caso dell’Istituto di Corigliano-Rossano, ma perché possono esserci errori che si verificano per l’eccessivo carico di lavoro che ricade pesantemente sulle segreterie scolastiche, sempre più spesso oggetto di adempimenti che si rincorrono freneticamente durante l’intera giornata. Si tratta di una vera e propria emergenza, che mette a rischio il diritto al lavoro di tutti quelli che aspirano onestamente di essere collocati, correttamente, nelle graduatorie di istituto dopo aver acquisito vari titoli di studio sacrificando tempo, denaro, affetti personali e che, quando è data loro la possibilità di ottenere una supplenza, varcano i cancelli delle istituzioni scolastiche per diffondere la cultura della legalità. L’istruzione ed il lavoro non hanno bisogno di scorciatoie per affermare una dignità professionale e lavorativa.

Riportare la legalità serve a tutti

Riteniamo utile ed urgente che l’Ufficio Scolastico Regionale attivi tutti i CSA della regione per un’operazione di ricontrollo e verifica dei punteggi nelle graduatorie per le supplenze del personale docente e ATA da effettuarsi in ogni Istituto. Ci pare, quello che richiediamo, l’unico modo per riportare il giusto clima di serenità tra il personale precario che è rimasto molto turbato da quanto emerso in questi giorni e legittimamente preoccupato della correttezza di quelle graduatorie da cui dipende la possibilità di lavoro e di reddito per migliaia di persone oneste che non cercano scorciatoie a scapito di altri.