Maturità 2019 ultime notizie, Bussetti tra caos e polemiche: 'Proteste? Qualcuno cambierà idea'
Maturità 2019 ultime notizie, Bussetti tra caos e polemiche: 'Proteste? Qualcuno cambierà idea'

Il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, è intervenuto al convegno organizzato a Matera sul tema ‘Le scuole e il futuro aperto’: si è trattato del penultimo appuntamento prima della cerimonia di apertura di Matera Capitale europea della Cultura, in programma il prossimo 19 gennaio 2019.

Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha approfittato dell’evento per parlare, naturalmente, di scuola, anche perché incalzato dai giornalisti presenti al convegno.
Come riportato dal portale de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, Bussetti ha parlato di programmi per le scuole, mettendo in evidenza il fatto che per Matera 2019, ‘ce ne sono tanti e noi vogliamo che la nostra scuola sia un protagonista attivo’. Secondo Bussetti, le scuole saranno un valore aggiunto per Matera Capitale europea della Cultura 2019, un evento ‘che attendiamo con ansia’.

Il Ministro Bussetti sugli stipendi dei docenti

Passando ad argomenti decisamente più ‘spinosi’, il ministro è stato interpellato in merito alla delicatissima questione del rinnovo di contratto del personale scolastico ed in modo particolare sui tanto osannati aumenti di stipendi. Bussetti ha risposto che ‘la questione stipendiale è conosciuta: io voglio restituire vita ai docenti, non solo a loro, ma anche all’apparato amministrativo che va sicuramente incentivato sotto questo profilo e lavoriamo per questo. E’ chiaro che abbiamo un programma di cinque anni – ha sottolineato il ministro – e che avremo cinque anni per avere risultati’.
Dichiarazioni non troppo incoraggianti, specie quelle riguardanti ‘i cinque anni per avere risultati’: per ‘restituire vita ai docenti’, basterebbe restituire loro e subito ciò che hanno perso, in termini di denaro, prima dell’ultimo (striminzito) rinnovo di contratto.
In merito alla questione della sicurezza dell’edilizia scolastica, Bussetti ha dichiarato che il Miur sta ‘lavorando per far sì che la scuola diventi una seconda casa per i nostri ragazzi’.