Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, vuole anticipare i tempi sulle assunzioni dei docenti, in modo tale che la scuola pubblica italiana non si ritrovi nuovamente con i soliti problemi di organico, come avviene all’inizio di ogni anno scolastico. In ogni caso, le regole non cambieranno: si continuerà a fare affidamento a quelle stabilite dalla riforma Buona Scuola, con il 50 per cento delle assunzioni tramite utilizzo delle graduatorie ad esaurimento e il 50 per cento dai concorsi: uno per la secondaria e uno per la scuola dell’infanzia e primaria.

Assunzioni docenti, riaprire GaE e stabilizzare chi ha 36 mesi di servizio

Come riportato dall’agenzia Ansa, la strategia di Bussetti non convince il sindacato Anief. Infatti, occorrerebbe ‘realizzare una verifica degli organici, a cominciare dalla scuola, dove rimane altissima la percentuale di posti liberi ma non considerati tali, quindi inseriti nel cosiddetto organico di “fatto”, non utilizzabile per trasferimenti ed immissioni in ruolo, in pieno disprezzo della direttiva UE n. 70/1999’.

Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, infatti ha sottolineato che ‘In tutto il pubblico impiego, oltre il 10% è composto da lavoratori precari. Se si vuole finalmente assumere a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili occorre farlo senza ragioni sostitutive in organico di fatto. Ad iniziare dalla scuola, che da sola contiene la metà di tutti i dipendenti pubblici non di ruolo. Solo così si sconfigge il precariato’.

Anief, serve intervenire nel decreto Concretezza

Marcello Pacifico ha citato la legge finanziaria del 2006, all’interno della quale era stata prevista la stabilizzazione di tutti i precari della Pubblica Amministrazione: inoltre, Pacifico menziona la legge ad hoc, approvata durante il Governo dell’ex Presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella quale si prevedeva la stabilizzazione sul 50% dei posti a chi possedeva 36 mesi di servizio.  ‘Ora, l’intenzione dell’attuale esecutivo è quella di mantenere in vita il canale che prevede l’assegnazione della metà dei posti vacanti a chi è in graduatoria? Ben venga, – ha sottolineato Pacifico – ma servono due provvedimenti paralleli: la riapertura delle GaE e la definizione dei posti realmente liberi, oggi collocati per meri motivi di risparmio su organici non utili per procedere alle assunzioni’.