L’Inps in questi giorni vorrebbe chiudere un accordo con il Miur a proposito della gestione delle pratiche inevase riguardanti il riscatto delle lauree di molti insegnanti e non solo. La questione riguarderebbe anche le pratiche di ricongiunzioni e il computo dei contributi versati dagli insegnanti fino all‘anno 2000. Insomma, secondo l’Inps un accordo con il Miur accelererebbe la disamina, il controllo e l’aggiornamento di tali pratiche con la definitiva approvazione.
Inps, presto un accordo con il Miur: 200mila pratiche inevase e 40mila posizioni aperte, ultime notizie
Il totale degli iscritti che hanno presentato negli anni passati queste istanze, le quali purtroppo non sono state ancora esaminate, dovrebbe essere secondo le stime dell’Inps pari a 40mila. Le pratiche inevase, invece, dovrebbero essere circa 200mila.
A riportare questa notizia un articolo del Sole 24 ore, pubblicato quest’oggi, in cui vengono illustrati i numeri che interessano un abbondante palcoscenico di lavoratori della scuola. Le iniziative promosse dall’Istituto di previdenza nei confronti del Miur, da quello che apprende, sarebbero quasi in dirittura d’arrivo.
Ma in cosa consiste questa iniziativa? In pratica, l’Inps dovrebbe farsi carico dell’aggiornamento di più di 40mila docenti che hanno presentato nel corso degli anni passati le varie domande di riscatto della loro laurea o di ricongiunzione dei contributi versati negli anni passati verso altri enti. I docenti, nel caso di specie, sono quelli che hanno richiesto questi servizi facendo riferimento ai contributi versati durante la metà degli anni Novanta.
E’ anche utile ricordare che l’Inps, in questi mesi, ha iniziato una disamina puntiforme degli estratti conti di tutto il personale facente capo alla pubblica amministrazione, con particolare interesse a quello del comparto scuola. Questa verifica – sottolinea l’Inps – si è resa necessaria in vista delle digitalizzazione di tutti i dati contributivi dei dipendenti statali, necessaria a che tale personale possa in qualsiasi momento accedere sulla piattaforma dell’Ente di previdenza nazionale per avere in qualsiasi momento la propria posizione contributiva e di poter accedere ai simulatori previdenziali, recandosi nella sezione “La mia pensione futura” presente sul sito istituzionale Inps.
Inps, simulazione della pensione futura: sul sito istituzionale la simulazione dell’importo dell’assegno futuro
Sarebbero state inviate 128mila comunicazioni da parte dell’Ente guidato da Tito Boeri contenenti l’estratto conto del lavoratore da verificare. Tale invio si è predisposto al fine di effettuare un aggiornamento dei conti contributivi di coloro i quali (insegnanti delle scuole dell’infanzia comunali e paritarie) che sono iscritti alla Cassa Pensioni insegnanti.
A proposito della simulazione sulla propria pensione (disponibile sul portale dell’Inps), l’articolo de Il sole 24 ore precisa che ad oggi sono stati più di cinque milioni i lavoratori che hanno effettuato la suddetta simulazione per capire quale sarà l’importo futuro del proprio assegno di quiescenza.
Nel 2018, infine, gli utenti unici che hanno effettuato almeno una volta la simulazione sono stati un milione.
Fonte: “Il Sole 24 ore“