Scuola, caso impronte digitali presidi: social spaccati, si teme il 'tutti contro tutti'
Scuola, caso impronte digitali presidi: social spaccati, si teme il 'tutti contro tutti'

La Commissione Bilancio alla Camera ha approvato ieri sera l’emendamento alla Legge di Bilancio relativo al potenziamento del tempo pieno, con un piano pluriennale che prevede l’assunzione di 2000 docenti. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità, bisognerà predisporre la procedura per la graduatoria del tempo pieno nella scuola primaria. Il potenziamento del tempo pieno, naturalmente, interesserà particolarmente le regioni del Sud, un’area in cui tali servizi sono certamente scarsi rispetto al resto d’Italia: l’auspicio, secondo le dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, è che un buon numero di insegnanti possa tornare ai loro luoghi d’origine dopo la ‘deportazione’ del piano assunzionale della Buona Scuola renziana. L’emendamento, ora, passerà all’esame del Senato.

Tempo pieno, approvato emendamento alla Legge di Bilancio 2019

Il testo dell’emendamento specifica quanto segue: Art. 52-bis. (Tempo pieno nella scuola primaria)
1. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza Unificata, sono stabilite le modalità per la graduale generalizzazione del tempo pieno nella scuola primaria.
2. Ai fini di cui al comma 1, il limite di spesa di cui all’articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è incrementato in misura corrispondente a 2.000 posti aggiuntivi nella scuola primaria.
Conseguentemente, all’articolo 90, comma 2, sostituire le parole: di 250 milioni di euro per l’anno 2019 e di 400 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020 con le seguenti: di 226,73 milioni nel 2019, di 328,63 milioni nel 2020, di 322,92 milioni nel 2021, di 325,75 milioni nel 2022, di 325,42 milioni nel 2023, di 324,55 milioni nel 2024, di 323,59 milioni nel 2025, di 321,93 milioni nel 2026, di 319,59 milioni nel 2027 e di 318,90 milioni di euro annui a decorrere dal 2028.’