Il 4 e 5 dicembre il confronto sul rinnovo del CCNI per la mobilità 2019/20 dei docenti è proseguito tra Miur e sindacati. La FLC CGIL ha riportato l’esito della trattativa, dichiarando che su alcuni temi è stata raggiunta un’intesa massima.
Mobilità docenti 2019/20: i punti d’intesa
Nel trattare come gestire la mobilità 2019/20 nella scuola, si è cominciato dal Personle docente. La trattativa per la mobilità ATA comincerà oggi 6 dicembre. Nel frattempo si sono definiti alcuni punti d’intesa, ovvero:
- la mobilità avverrà su scuola: sarà possibile esprimere fino a 15 preferenze con un’unica domanda, tutte di scuola, oppure anche di comuni, distretti e province. Addio agli ambiti territoriali e alla chiamata diretta. La titolarità torna su scuola.
- saranno ripristinate le 3 fasi “tradizionali”: comunale, provinciale, interprovinciale;
- si prevede un’unica data di pubblicazione degli esiti: le fasi avverranno tutte in contemporanea, così sarà possibile il recupero dei posti che man mano si rendono disponibili;
- più spazio alla mobilità interprovinciale, almeno per il pimo anno di contratto. Ciò consentirà il rientro nelle province di residenza. Sull’intero contingente dei posti disponibili, il 50% sarà destinato alla mobilità (rispetto al 40% degli ultimi due anni), l’altro 50% alle immissioni in ruolo.
Punti dove ancora non c’è intesa
Nella trattativa sono emersi anche punti sui quali non c’è una precisa intesa, come quello suilla mobilità dei docenti utilizzati da diversi anni nei Licei Musicali. Il confronto (mobilità docenti) proseguirà il 13 dicembre.