PD: Boccia, scuola pilastro nuovo stato sociale, lavoro moderno senza Jobs Act

Qui di seguito vi proponiamo un nuovo comunicato stampa riguardante il PD. Il documento in questione proviene da Francesco Boccia, candidato alla segreteria del Partito Democratico. In questo comunicato Boccia esplica alcune proposte e giudizi su scuola e lavoro; soprattutto su quella realtà che, a dispetto del pensiero dell’ex premier Matteo Renzi, Boccia chiama senza mezzi termini ‘cattiva scuola’. Qui di seguito quanto esplicato nel corso di una nota trasmissione televisiva.

PD, le dichiarazioni di Boccia durante il programma Tagadà

“Il PD deve cambiare passo e politiche se vuole tornare ad essere credibile nel Paese. Abbiamo fatto molti errori in questi anni, chi difende a spada tratta il jobs act o la buona scuola non ha capito la lezione. Io voglio cancellare il jobs act, perché inadeguato al mondo del lavoro, insieme al pessimo decreto Di Maio e fare un’operazione shock: mettere tutte le risorse sulla riduzione del costo fiscale del lavoro per avere salari netti più alti per i lavoratori e costi molto più bassi per le imprese. Basta con i bonus, tutte le risorse vanno sul cuneo fiscale. La buona scuola dovrebbe chiamarsi cattiva scuola; il PD nuovo che voglio deve gettare le basi di un nuovo stato sociale con scuole aperte tutto il giorno da nord a sud, come nuovi luoghi di aggregazione, scuole con servizi adeguati e non fatiscenti, scuole in cui si studia, si fa musica, sport, teatro, cultura e arte. Voglio insegnanti supervalorizzati e punto di riferimento dei nostri ragazzi che passano più tempo con loro che con noi genitori e un conto scuola da 1000 euro l’anno a ragazzo dal primo giorno di scuola fino alla maturità per trasporti, libri e mense. È questo che deve fare un vero partito di sinistra moderno, capace di coniugare diritti e innovazione”. Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, in diretta a Tagadà, su La7.