Aumento stipendio anche per i docenti è nelle idee del Governo?
Per quanto riguarda, invece, un insegnante della scuola dell’infanzia, all’inizio della carriera prende 1.262 euro, successivamente alla fine della carriere non va oltre ai 1.759 euro. Si ritiene fondamentale che si adeguino al più presto anche gli stipendi degli insegnanti agli standard europei per evitare forme di malcontento diffuso.
In particolare occorre pensare a forme di integrazione per coloro i quali svolgono la loro attività fuori dalla regione di residenza.
Per quest’ultima categoria occorre segnalare che le condizioni economiche in cui versa chi è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione di residenza per trasferirsi in una nuova città sono assai precarie; molti docenti devono sobbarcarsi le spese di due contesti differenti: la propria famiglia e quelle relative alla nuova sede.
Gli insegnanti in questione, spesso in là con gli anni, hanno difficoltà logistiche a cambiare definitivamente la propria residenza (mutui precedenti nella propria città di provenienza; vincoli familiari di vario genere; costi elevati per l’acquisto o l’affitto di immobili).
Il disagio degli educatori è molto forte visto l’aumento delle responsabilità e dei costi per intraprendere questa professione. Il prestigio sociale e l’autorevolezza di un ruolo (quello del docente) passa anche attraverso il riconoscimento economico delle proprie prerogative.
Molti deputati provengono dal mondo dell’insegnamento e ne conoscono le difficoltà; ci auguriamo che tale consapevolezza delle dinamiche connesse all’esercizio dell’insegnamento diventi sostanza / propellente per attuare un concreto miglioramento per la qualità della vita di tutti i docenti.
prof. Romano Pesavento, Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani