Ricorrenti concorso DS 2011: è tutto ancora irrisolto!

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Qui di seguito pubblichiamo una lettera gentilmente inviataci da Dina Serino (che ringraziamo) riguardante i ricorrenti concorso DS 2011. A distanza di così tanto tempo, niente è stato risolto, tutto è fermo. Molte incertezze e poche sicurezze. Questo nonostante la complessità dell’iter compiuto dai diretti interessati.

I ricorrenti in questione sono sempre stati esclusi finora dalle ultime ‘opportunità’ da parte del MIUR, in cui invece sono stati favoriti altri docenti come i concorrenti del concorso a DS 2004/2006. Perché tanta imparzialità dunque?

Ricorrenti concorso DS 2011: la lettera di Dina Serino

Il 31 Dicembre  2018 , il Miur ha reso pubbliche le  Commissioni esaminatrici dell’ultimo concorso a Dirigente scolastico, lasciando irrisolte  le problematiche legate all’espletamento del concorso a Ds del 2011. E’ bene ricordare che in quest’ultimo caso, l’iter è stato piuttosto complesso, tanto da rallentare l’assunzione dei vincitori  avvenuta grazie alla legge n. 107/2015, cd legge sulla “buona scuola” che si è preoccupata di  sanare ANCHE  la situazione di quei docenti-concorrenti del concorso a DS  2004/2006  che avessero avuto un ricorso pendente alla data di entrata in vigore della legge (2015), pur non avendo superato alcuna prova concorsuale, escludendo clamorosamente i ricorrenti  al concorso del 2011 , in analoga situazione o addirittura con delle prove superate! A fronte di una palese disparità di trattamento,   il Consiglio di Stato ha depositato a giugno 2017 l’ordinanza n. 3008/2017, con cui ha inviato gli atti alla Corte Costituzionale per violazione art. 3 Cost sul diritto di eguaglianza. L’udienza fissata per il 20 Novembre 2018 è stata rinviata sine die, per l’accoglimento dell’istanza dell’Avvocatura dello Stato in cui si legge testualmente: “ ..su impulso dell’Amministrazione tali proposte potrebbero fondatamente trovare sbocco in un intervento legislativo nella prossima legge di bilancio e sarebbero rivolte a sanare le criticità che hanno dato adito all’incidente di costituzionalità oggetto di imminente discussione, anche in un’ottica di prevenzione di futuri contenziosi..”  Nessun emendamento è stato presentato dal Governo nella legge di stabilità appena approvata, contravvenendo all’impegno assunto dinanzi la Corte Costituzionale, con il risultato che  continuerà la battaglia legale mia e di altri colleghi per vedersi  cancellare quello che sembra essere  un odioso “privilegio” in favore di “alcuni” e a discapito di “altri”. Non è certo questa la strada per “ prevenire i futuri contenziosi..”.

 

Dina Serino

 

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