Personale ATA: calcolo del punteggio durante il periodo di servizio

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Si sa, molto probabilmente quello del personale ATA è una delle branche lavorative meno pagate in Italia. Tuttavia, sono molti i candidati che si iscrivono in terza fascia nella speranza di essere chiamati per un periodo di supplenza presso gli istituti scolastici. L’obiettivo finale è quello di diventare di ruolo.

A rendere veritiere le nostre affermazioni è l’altissimo numero di domande prodottosi durante l’ultimo aggiornamento. Coloro che puntano al posto fisso hanno iniziato a rispondere alla convocazioni da parte delle scuole ad inizio A.S.

Obiettivo ultimo: passare di ruolo

Il processo per il personale ATA è sempre lo stesso: più si accumulano supplenze, più aumenta il proprio punteggio in graduatoria. Di conseguenza, aumenta la possibilità di poter diventare di ruolo. Qui di seguito daremo alcune spiegazioni su come calcolare il punteggio assegnato al servizio svolto.

Personale ATA: come calcolare il punteggio

Forse non tutti sanno che il periodo di servizio svolto all’interno degli istituti privati vale la metà rispetto a quello effettuato nelle scuole pubbliche. Per ogni mese, il lavoratore ATA accumula un punteggio pari a 0,50 punti. Questo per il pubblico. Per il privato, come detto, la situazione è diversa: l’assegnazione mensile del punteggio è pari a 0,25 punti.

Nel caso in cui la durata del servizio sia pari ad un mese, negli istituti pubblici è prevista un’assegnazione di 0,15 punti per i seguenti ruoli professionali: assistenti tecnici agrari e guardarobieri. Per infermieri e cuochi il punteggio in questo caso è più basso: 0,10 punti.

Per quanto riguarda il mese di servizio presso gli istituti privati, la possibilità di fare punteggio si abbassa visibilmente: 0,075 punti per tecnici agrari e guardarobieri e 0,05 per infermieri e cuochi.

Quanto guadagna un ATA?

Premettendo che la retribuzione varia a seconda del tipo di ruolo che si svolge, quello degli ATA è uno dei lavori meno pagati in Italia: all’incirca 17 mila euro l’anno nei primi otto anni di svolgimento della professione. Di seguito, superati i 35 anni di attività, il salario (nel caso di un assistente amministrativo) sale 22500 euro annui.

Nella somma totale è d’uopo tenere in considerazione anche la tredicesima mensilità. Tuttavia, considerando anche tale retribuzione, un collaboratore scolastico nei primi otto anni di attività arriva a prendere all’incirca 15700 euro annui.

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