L'avvocato Pasquale Marotta inerviene sui ricorsi per il Concorso a Dirigente Scolastico 2017

Riceviamo dall‘Avv. Pasquale Marotta, avvocato ‘amminstraivista’ di fama nazionale, il seguente comunicato relativo ai vari contenziosi che sta generando il Concorso per Dirigenti Scolastici 2017. 

“Dopo il rigetto delle domande cautelari da parte del TAR Lazio, sono stati discussi dinanzi al Consiglio di Stato, in data 29/11/2018,  tutti gli appelli cautelari patrocinati dai diversi avvocati.

Tali appelli sono stati respinti con Ordinanze collegiali  emesse dalla Sesta Sezione del Consiglio di Stato e pubblicate in data 10/12/2018, pronunciamenti che contengono una motivazione anche di merito sui motivi posti a fondamento dei ricorsi.

Nella stessa giornata del 10 dicembre alcuni ricorrenti hanno ripresentato, dinanzi al Consiglio di Stato, gli stessi ricorsi, in precedenza già rigettati, con i quali è stato chiesto un nuovo decreto cautelare per l’ammissione alla prova suppletiva prevista per il 13 dicembre presso la sede dell’Università di Tor Vergata di Roma.

Il Presidente della Sesta Sezione, in pari data, ha accolto, con Decreto monocratico, il nuovo appello cautelare fissando, per la conferma del Decreto, l’udienza collegiale al 15/01/2019.

A seguito del predetto Decreto monocratico presidenziale cautelare favorevole sono stati ripresentati, sempre tra l’11 e il 12 dicembre, altri appelli cautelari da parte di molti degli altri ricorrenti appellanti che avevano ottenuto il rigetto degli appelli nella seduta del 29 novembre, le cui Ordinanze erano state pubblicate sempre in data 10 dicembre.

Anche tali appelli cautelari sono stati accolti con Decreti monocratici del Presidente della Sesta Sezione emessi tra l’11 e il 12 dicembre.

Alla prova suppletiva del 13 dicembre dello scorso anno, non tutti i ricorrenti che hanno ottenuto il Decreto favorevole da parte del Presidente del Consiglio di Stato si sono presentati e ciò per vari motivi. Alcuni candidati non l’hanno saputo in tempo, altri candidati, residenti in altre regioni, non hanno trovato il volo disponibile per potersi recare a Roma, altri candidati non se la sono sentiti di affrontare una prova così complessa senza aver avuto il tempo sufficiente per organizzarsi.

Inoltre, ci sono stati molti altri ricorrenti che, avendo ottenuto l’Ordinanza di rigetto nella seduta del 29/11 (pubblicata sempre il 10 dicembre, non hanno ripresentato l’appello cautelare. Questi candidati non hanno quindi partecipato e sostenuto la prova suppletiva del 13 dicembre.

Questi ultimi, tramite lo scrivente, stanno presentando dinanzi al Consiglio di Stato un ricorso finalizzato al riesame e alla revoca dell’Ordinanza di rigetto emessa nella seduta del 29 novembre e pubblicata in data 10 dicembre, con richiesta di una prova suppletiva anche per loro.

Nelle more, il Consiglio di Stato, con Ordinanze collegiali emesse dalla Sesta  Sezione nelle sedute del 20 dicembre, pubblicate il 21, si è già espresso su appelli cautelari simili a quelli che verranno esaminati nella seduta del 15/01/2019.

Orbene, la predetta Sezione Sesta con le richiamate Ordinanze collegiali del 21 dicembre ha deciso di confermare i decreti monocratici emessi dal Presidente e quindi di accogliere i nuovi appelli cautelari ripresentati dopo il rigetto del 29 novembre, motivando l’Ordinanza collegiale sulla circostanza che i candidati ricorrenti, in virtù dei suddetti decreti cautelari presidenziali, hanno partecipato e svolto la prova scritta suppletiva del 13 dicembre e che quindi è da ritenersi cessata la materia del contendere relativamente alla loro richiesta di ammissione con riserva alla prova scritta del concorso.

Lo stesso Consiglio di Stato, Sezione Sesta, ha deciso invece di respingere gli altri appelli cautelari presentati da altri candidati che, pur versando nelle stesse condizioni degli altri candidati ammessi alla prova, non avevano però partecipato e svolto la prova scritta suppletiva del 13 novembre.

Tutti coloro che non hanno ottenuto lo stesso trattamento degli altri candidati potranno percorrere la strada del ricorso finalizzato al riesame e alla revoca delle Ordinanze di rigetto emesse nella seduta del 29 novembre e pubblicate il 10 dicembre.

In tale ricorso, oltre ai motivi specifici che lo giustificano, bisognerà sottolineare anche la grave ingiustizia e disparità di trattamento che si è verificata tra i candidati (alcuni ammessi alla prova scritta e e altri non ammessi), pur versando nelle stesse condizioni.

Il Consiglio di Stato dovrà quindi ammettere anche tutti questi candidati, (penalizzati), ad una prova suppletiva.

Solo in questo modo sarà fatta giustizia a tutti i candidati che, a parità di condizione, sono stati trattati in modo differente.”

Avv. Pasquale Marotta