Mentre molte scuole si trovano in mezzo al mare magnum dei diplomi falsi c’è chi denuncia un’altra faccenda importante. Ci sono giunte, infatti, molte lamentele da parte di candidati supplenti Ata che vedono poca limpidezza nella pubblicazione dei contratti negli albi e spesso ci sarebbero stati dei casi di scavalcamento in graduatoria.
‘C’è abbastanza trasparenza nelle convocazioni per le supplenze Ata?’
Abbiamo ritenuto opportuno dar voce alla situazione in cui si sarebbero ritrovati diversi candidati Ata presenti in graduatoria di terza fascia. Questi chiedono maggiori controlli e verifiche non solo sui titoli falsi posseduti dagli aspiranti supplenti, su cui ultimamente si sta facendo tanto, ma anche sulle modalità di convocazione dei supplenti. Perchè succede che spesso i contratti di supplenza non vengano pubblicati subito negli albi, trattandosi di documenti pubblici? E ancora: perchè capita di ritrovarsi supplenti che ottengono l’incarico pur avendo punteggio inferiore rispetto ad altri candidati che, invece, non avrebbero ricevuto alcuna mail di convocazione? Dubbi che si infittiscono se si ripensa alla vicenda di Corigliano Rossano di qualche mese fa, dove in una scuola si era scoperto che un assistente amministrativo, approfittando del proprio ruolo, truccava le graduatorie per favorire parenti e amici.
Maggiori controlli non solo sui titoli falsi ma anche sulle segreterie scolastiche
I candidati ritengono ‘sacrosanta’ l’indagine sui titoli falsi che sta portando a diversi licenziamenti ed esclusione dalle graduatorie di molti aspiranti di terza fascia (per ora soprattutto nel Veneto, si pensi al licenziameto dei collaboratori scolastici nei giorni scorsi), ma altrettanto fondamentale risulterebbe poter visionare con trasparenza i contratti dei colleghi che sono stati assunti. Questo perchè ci sarebbe maggiore controllo da parte di tutti sulla correttezza con cui si sono svolte le convocazioni per le supplenze. Per tale motivo ci si augura che si agisca presto anche su questa direzione.