Manca ancora qualche mese al periodo delle gite scolastiche, ma c’è già chi – tra i docenti di sostegno – si pone la domanda dell’obbligatorietà della sua presenza in caso di partecipazione dell’alunno disabile al viaggio d’istruzione.

Docente di sostegno: nessun obbligo di accompagnare in gita gli alunni disabili

È opportuno anzitutto ricordare che i regolamenti relativi ai viaggi d’istruzione sono gestiti in piena autonomia dagli Istituti scolastici. È compito degli organi collegiali regolamentare o stabilire i criteri generali per organizzare qualsiasi tipo di uscita (come stabilito dalla nota ministeriale 22009/2012).

Altresì va aggiunto che, quando una scuola decide di organizzare un’uscita per una o più classi, è opportuno tenere conto di una serie di esigenze, tra cui quelle didattiche e quelle relative ai costi e alla sicurezza.

Con la presenza di alunni disabili, sarà necessario organizzare l’uscita o il viaggio d’istruzione in modo che siano messi nelle condizioni ottimali per partecipare senza problemi.

Ad ogni modo, la prima cosa da verificare è la disponibilità dei docenti accompagnatori, senza la quale non sarà possibile pianificare nessuna gita scolastica. Spetterà al Dirigente Scolastico compiere tale verifica.

In caso di indisponibilità – da parte di un docente – a partecipare a visite guidate o viaggi d’istruzione, sarà sufficiente segnalarlo nel corso degli appositi organi collegiali, avendo cura di far verbalizzare tale indisponibilità.

La procedura è la medesima anche per i docenti di sostegno, i quali – dunque – non sono vincolati allo svolgimento di alcuna attività al di fuori dell’orario di insegnamento.

Grave disabilità

Se si è in presenza di un grave caso di disabilità, sarà necessario “invitare” alla visita guidata o al viaggio d’istruzione un assistente all’autonomia.

Il più delle volte, l’invito proviene dalle famiglie dello studente disabile, che possono disporre di assistenti perfettamente formati e già entrati in sintonia con i soggetti in questione.