Vincolo quinquiennale e immissioni: 'un peggioramento per i neoassunti'
Vincolo quinquiennale e immissioni: 'un peggioramento per i neoassunti'

Immissioni in ruolo: nel disegno di legge del Governo “Semplificazioni per le imprese e per la pubblica amministrazione” è stato inserito un emendamento per il settore della scuola, che estende a tutti i docenti l’obbligo di permanenza nella sede di immissione in ruolo per 5 anni. All’art.10, spiega la FLC CGIL, potrebbe essere aggiunto il co.2-octies che afferma che il vincolo “si applica al personale docente ed educativo di ogni ordine e grado di istruzione, qualunque sia la procedura utilizzata per il reclutamento.” Il sindacato ha criticato la scelta.

Vincolo quinquiennale e immissioni in ruolo

L’emendamento è fortemente peggiorativo secondo la FLC CGIL, e le motivazioni contenute nella relazione tecnica sono considerate ‘molto strumentali inesatte’. Pare che il Miur non avesse previsto, nel corso della trattativa per il rinnovo del CCNI triennale sulla mobilità questo disposto. La norma, viene sottolieneato, contrasta quindi con quanto deciso a livello contrattuale sulla mobilità. La norma è definita uno “strumento coercitivo che invade il campo contrattuale”, e inoltre, si invade la libertà decisionale e le aspettative personali e professionali dei docenti. La FLC CGIL ha deciso di presentare un emendamento abrogativo del co.2-octies, affinché venga completamente cancellata la proposta di modifica al Senato. Se l’emendamento in questione dovesse essere approvato, il sindacato si impegna con ogni mezzo a cancellare ‘questa norma vessatoria’, portatrice di una nuova ondata di contenziosi.

(Fonte: FLC CGIL)