Lavorare come docenti nella scuola dell’infanzia è assolutamente gravoso e usurante. Fortunatamente, per questi soggetti l’ape sociale rappresenta una preziosa via d’uscita. Grazie a questa misura è possibile contrastare il fenomeno del burnout con conseguenze devastanti sullo stato fisico e psichico. Ma vediamo quali sono i requisiti e le modalità di accesso a questa formula di pensionamento anticipato.

La circolare del Miur

Lo scorso 1 febbraio il Miur ha emanato la circolare n. 4644 fornendo indicazioni in merito all’accesso alle forme di pensione anticipata (quota 100, opzione donna e anticipata), previste dal decreto n. 4/2019. All’interno si trovano le informazioni per usufruire dell’Ape sociale, trattamento riservato ai lavori gravosi come quello dell’insegnamento nella scuola dell’infanzia.

Requisiti

Per accedere all’Ape sociale bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • almeno 63 anni di età;
  • 30 anni di contributi per assistenza a persona disabile o per invalidità personale oppure
  • 36 anni di contributi per lavori gravosi (insegnanti infanzia ed educatori asilo nido) e svolgimento di tali lavori da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7.

Sottolineiamo che, per le donne, i requisiti contributivi richiesti sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio nel limite massimo di due anni.

Il messaggio dell’INPS

Per poter beneficiare dell’Ape sociale è necessario osservare preliminarmente quanto scriveva l’INPS nel messaggio n. 402 del 29 gennaio 2019.

Dal 29 gennaio possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell’Ape sociale i soggetti che, nel corso dell’anno 2019, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste dall’articolo 1, commi 179-186, della legge n. 232/2016 e ss.mm.ii.

Possono, inoltre, presentare domanda tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti, stante il permanere degli stessi, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda.

La domanda va presentata al’Inps:

  • online accedendo al sito dell’Istituto, previa registrazione (si deve essere in tal caso in possesso del Pin Inps o dell’identità SPID);
  • tramite Contact Center Integrato (n. 803164);
  • in modalità telematica attraverso l’assistenza gratuita del Patronato.

Domanda di cessazione

Il passaggio conclusivo procedura è costituito dalla presentazione della domanda di cessazione dal servizio. Si trova sempre nella circolare ministeriale il chiarimento in merito. Soltanto dopo aver ottenuto il riconoscimento del diritto dall’Inps, i docenti potranno presentare la domanda di cessazione in modalità cartacea sempre con effetto dal 1° settembre 2019.