Il IV ciclo del Tfa sostegno, con la pubblicazione del decreto ministeriale del 8 Febbraio numero 92, porterà in cattedra 14.000 nuovi docenti specializzati. I decreti precedenti vengono integrati, aggiornati alla normativa modificata e aggiusta il tiro, per i due cicli successivi, su alcuni elementi che hanno “oscillato” nel corso degli anni.

Vale la pena riassumere gli elementi di maggiore interesse.

Titoli di accesso

Per la scuola primaria e dell’infanzia permane il titolo di abilitazione costituito dal possesso della laurea in Scienze della Formazione Primaria del vecchio ordinamento e se conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, del diploma magistrale, incluso quello a indirizzo linguistico.

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, abilitazione, oppure titolo di accesso a una classe di concorso della secondaria comprensivo dei 24 CFU, oppure, in prima attivazione e dunque solo per il IV ciclo, titolo di accesso a una classe di concorso della secondaria con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto, su scuole statali, paritarie, IeFP in diritto dovere all’istruzione.

Per gli ITP, il titolo di accesso previsto dalla normativa vigente e in prima applicazione i tre anni di servizio sugli ultimi otto.

Altre disposizioni di accesso

Potranno essere ammessi anche quei soggetti i quali, in occasione di cicli precedenti, hanno sospeso il percorso oppure, anche se in posizione utile, non vi sono iscritti. Parteciperà anche chi è risultato vincitore di più procedure e ha esercitato le relative opzioni. In ultimo, i soggetti che risultavano inseriti nelle rispettive graduatorie di merito dei precedenti cicli, seppure non in posizione utile, entreranno in soprannumero nel ciclo successivo.

Integrazione graduatorie, test preliminari

Da rilevare che, nel caso in cui la graduatoria di accesso di un ateneo risulti con posti vacanti, questa può essere integrata da “idonei” di altri atenei che ne facciano richiesta. In questo caso, gli atenei con posti disponibili procedono alla rivalutazione dei titoli.

Il test preliminare introduce una “soglia mobile”, ovvero accedono alle prove scritte il doppio dei candidati, a prescindere dal punteggio conseguito.