il "caso" Bussetti a "Le Iene"

L’infelice frase utilizzata dal Ministro Bussetti alcuni giorni fa ha offeso studenti e insegnanti del Sud. Ciò che è parso emergere infatti è stata una quasi discriminazione. Il “caso” è arrivato fino ai microfoni dell’irriverente programma di Italia 1, “Le Iene”.

Il vero divario tra Nord e Sud

La iena Roberta Rei, nella puntata del 17 febbraio, ha affrontato la questione dell’impegno delle scuole del Sud lanciata dal Ministro dell’Istruzione. Per fare ciò ha realizzato un servizio recandosi in un istituto scolastico del meridione dove è evidente il vero divario tra Nord e Sud. La scuola visitata è stata l’Istituto Bassi di Napoli, a poca distanza da Scampia. Qui è emersa una realtà sconfortante. A spese della scuola stessa sono state installate apposite cancellate per evitare che i ragazzi abbandonino le lezioni. E, sempre senza alcun finanziamento statale, sono anche state installate telecamere per ragioni di sicurezza. Oltre a ciò sono apparsi evidenti problemi di allagamento e infissi che si staccano.

Questa scuola presa a campione dalle Iene denota alcuni problemi ricorrenti al Sud, vale a dire una non sempre efficiente agibilità degli edifici scolastici (garantita invece nel 67% delle scuole al Nord), scarsa prevenzione di incendi (presente invece nel 64% delle scuole settentrionali), e una ridotta agibilità igienico-sanitaria (garantita nel 67% degli istituti scolastici del Nord). Questi dati sono il risultato della mancanza di fondi al Sud, e non di certo dell’impegno.

Bussetti si scusa per i toni usati

Il servizio è proseguito con una breve intervista rivolta al Ministro Bussetti, a cui vengono chieste spiegazioni riguardo alla ormai “famosa” frase pronunciata. “Non devo scusarmi perché è stato frainteso tutto“. Così esordisce il ministro leghista e prosegue: “Ho grande fiducia in tutto il mondo della scuola e faremo grandi cose”. E per finire, dopo alcune esortazioni della Iena Rei, conclude: “Chiedo scusa per i toni utilizzati”.