Professione insegnante lancia la petizione contro la regionalizzazione

Uno degli argomenti maggiormente dibattuti sui social riguarda la questione della regionalizzazione: nei giorni scorsi vi abbiamo riferito in merito alle iniziative portate avanti dai sindacati e dalle varie associazioni scolastiche per contrastare il progetto che la Lega intende realizzare. A questo proposito, segnaliamo l’altrettanto importante iniziativa promossa dal gruppo Facebook ‘Professione Insegnante’ per dire No alla regionalizzazione.

Professione insegnante lancia la petizione contro la regionalizzazione

E’ stata indetta, infatti, una raccolta firme che avrà come scopo quello di bloccare la proposta giudicata come incostituzionale e che non farà altro che determinare una differenziazione negli stipendi oltre ad aumentare la spaccatura geografica della scuola pubblica italiana. Nella petizione indetta dal gruppo amministrato da Salvo Amato si menziona l’articolo 117 della Costituzione italiana e viene sottolineato come ‘la regionalizzazione della pubblica istruzione è una proposta INCOSTITUZIONALE. Essa non trova spazio nelle proposte che mirano a diversificare l’offerta formativa già abbastanza flessibile per via dell’autonomia scolastica che di fatto in molti contesti è risultata fin troppo deleteria. La regionalizzazione dell’istruzione mira a differenziare classi di dipendenti dello Stato, diversificare gli stipendi, diversificare la spesa sulla scuola.

Petizione su change.org

La scuola deve essere unica, accessibile e di qualità su tutto il territorio nazionale senza differenze tra regioni eccezione fatta per quelle a statuto speciale laddove l’istruzione è materia di differenziazione.’

Tutti coloro che desidereranno sottoscrivere la petizione, potranno recarsi su change.org e digitare ‘No alla regionalizzazione dell’Istruzione pubblica dello Stato Italiano’ per aprire la petizione e firmarla.