Bandire un concorso riservato è perfettamente legittimo e costituzionale. Non c’è nulla di incostituzionale in tutto questo. Le notizie veicolate sui social da alcuni docenti sono state spesso distorte. Non è ancora chiaro se questo sia avvenuto per la fortissima preoccupazione di vedersi negare la possibilità di entrare in ruolo o perché molti di loro hanno il vizio di non leggere bene. Anche questa testata aveva ampiamente trattato un argomento citando normative e testimonianze di illustri ex ispettori del Miur (Max Bruschi).
Eppure, a distanza di moltissimi mesi dal primo ricorso, moltissimi continuano a scrivere che il concorso riservato è incostituzionale e salterà sicuramente.
In attesa che si pronunci la Corte Costituzionale, circa l’esclusione dei docenti non abilitati con servizio dal concorso riservato, giunge dalla Sicilia una prima importante sentenza. La notizia è stata ripresa e diffusa dal Giornale di Sicilia. Anche il titolo scelto per l’articolo tronca ogni possibile dubbio: “il Tar Sicilia salva i concorsi riservati alla stabilizzazione dei precari”.
Sono legittime le norme che permettono concorsi interamente riservati per la stabilizzazione dei lavoratori precari. Lo afferma il Tar Sicilia sottolineando che i vincoli dettati dalla Costituzione vanno nella direzione del divieto del reinquadramento automatico e impongono la presenza di requisiti specifici e di interessi pubblici significativi per consentire i concorsi riservati (sentenza 234/2019).
Ciò che rende costituzionale scegliere questa forma di concorso è il requisito minimo delle tre annualità di servizio. Non è un caso infatti che i docenti precari della terza fascia con 36 mesi di servizio abbiano proposto ricorso. Ma non già per annullarlo; bensì per partecipare anche loro. Del resto, non avrebbe avuto senso portare il caso di fronte ai giudici per vedersi poi preclusa la possibilità di partecipare alla procedura concorsuale.
A volte basterebbe soltanto un po’ di senso pratico e di logica per comprendere il cosiddetto fumus boni iuris (leggasi il fondamento di un ricorso).
Pertanto quei docenti che temevano che fosse annullato possono stare abbondantemente tranquilli. Il concorso riservato è una forma di selezione perfettamente legittima per selezionare il personale da assumere, purché questi abbia già svolto servizio presso una pubblica amministrazione (in questo caso la scuola).