A sole 24 ore di distanza dal secondo verdetto emesso all’adunanza plenaria, relativo all’ inserimento nelle graduatorie ad esaurimento dei diplomati magistrali ante 2001/2002, fioccano i commenti dei politici sul secondo respingimento decretato dai giudici di Palazzo Spada.
C’è chi, come Federico Mollicone di Fdi, esprime solidarietà e vicinanza con un Tweet nel quale richiama l’assurdità delle due sentenze del Consiglio di Stato, promettendo che la battaglia di Fratelli d’Italia al loro fianco continuerà.
E c’è chi punta deciso il dito contro l’esecutivo Conte, reo di aver realmente licenziato le maestre con solo diploma. È il caso di Simona Flavia Malpezzi, responsabile scuola del PD, che ne approfitta per inchiodare alle loro responsabilità Salvini e Di Maio.
L’inganno
Ci va giù pesante la senatrice del Partito Democratico e afferma che quella ordita dai due vicepremier è stata un’autentica truffa a fini puramente elettorali. Con il decreto dignità “l’esecutivo non solo non ha assunto le maestre” ha chiosato la Malpezzi, “ma le ha licenziate in tronco. In definitiva “ha anche messo in piedi una soluzione pasticciata che non ha risolto nulla, scontentando tutti“. Nel frattempo si fa ancora attendere il bando del concorso ordinario per tutti quelli che non possono vantare le 2 annualità di servizio.
Senza scuse
Nel commentare l’accaduto la senatrice ha voluto ricordare che Di Maio e Salvini erano perfettamente al corrente di come stavano le cose. “Sapevano entrambi che la questione avrebbe richiesto serietà e prudenza ma, pur di raccogliere i voti delle maestre e delle loro famiglie, sono stati disposti a mentire nella maniera più subdola. Ora, la realtà presenta il conto. Purtroppo, a pagare non saranno loro ma le migliaia di insegnanti che hanno creduto alle loro fandonie.”