MIUR: il Tribunale condanna il Ministero a risarcire due precari sfruttati

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Il Tribunale del lavoro di Roma ha condannato il MIUR ha pagare la somma di 30.000 euro a favore di due insegnanti di scuola primaria ancora precarie. I giudici hanno infatti accolto le tesi degli avvocati Buonamano-Fusco e Izzo dello Studio Legale BFI. Gli avvocati in questione hanno difeso con successo i diritti delle due docenti del comune di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.

MIUR: le critiche da parte del Giudice

Il Giudice del lavoro ha criticato nei confronti del MIUR la sistematica violazione della legge 186/03 riguardante i docenti di religione. Si è osservato come: ‘il Ministero non ha ottemperato all’impegno, pur normativamente previsto, di indire un concorso ogni tre anni, poiché l’ultimo concorso è stato indetto con decreto della direzione generale del personale della scuola del 2.2.04 ‘per la copertura dei posti che risultino vacanti e disponibili all’inizio di ciascuno degli anni scolastici 2004/2005, 2005/06 e 2006/07 (art. 1, comma 4, l. 186/03’)’.

Precariato: cancro della scuola e dell’istruzione italiana

Il precariato è una problematica attuale del sistema scolastico nostrano. Non è certo un segreto che ogni anno numerosi istituti italiani (dalle primarie alle superiori) inizino l’anno scolastico con varie cattedre vacanti.

Fa riflettere come talvolta non si riescano a reperire insegnanti neanche dalle graduatorie di terza fascia, così come fa riflettere il fatto che attualmente manchi una reale stabilizzazione per quei docenti che, privi del ruolo o di un’abilitazione, sono costretti a trasferirsi lontano da casa propria, contando sulle convocazioni (talvolta occasionali) di una scuola ‘bisognosa’ dei suoi servigi.

Nei prossimi mesi dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere indetto il concorso per i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado, aperto in teoria a tutti (abilitati e non, ma è ancora da leggere il bando integrale).

Come abbiamo riportato qualche giorno fa, non tutti i precari sembrano apprezzare questo concorso imminente, timorosi che debbano lasciare il passo a ‘neolaureati senza esperienza’. Paure del resto comprensibili che aggiungono ulteriori interrogativi su una categoria dal futuro sempre più in bilico. Qui di seguito vi proponiamo il comunicato originale da parte dell’avvocato Antimo Buonamano (che ringraziamo).

MIUR Condanna

 

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