Il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, insiste nel ribadire come il concorso rappresenti l’unica strada percorribile per il reclutamento dei docenti. Eppure, come fa notare Anief, uno dei problemi che assillano la scuola è rappresentato dalla lentezza procedurale dei concorsi per docenti oltre alla mancata immissione in ruolo di tutti i vincitori e idonei.
Concorso docenti, per la secondaria bando entro il 2019 secondo Bussetti
Le esperienze passate hanno evidenziato come la burocrazia, spesso, penalizza in modo assurdo chi ha vinto un concorso e non è ancora riuscito a salire in cattedra. L’ultimo esempio è rappresentato dal
concorso aperto solo ai docenti abilitati. Bandito il 1° febbraio 2018, verteva su un’unica prova orale. Ebbene, in alcune regioni non si è ancora arrivati alla conclusione, nonostante l’estrema semplicità della prova.
Inutile dire che c’è grande preoccupazione per il prossimo
concorso docenti per la scuola secondaria che
Bussetti ha promesso entro il 2019. Tanto per cominciare, bisognerà aspettare le immissioni in ruolo della prossima estate per riuscire ad avere un quadro generale, più o meno dettagliato, dei posti vuoti che resteranno in ogni regione, suddivisi per classi di concorso.
Tenendo conto dei tempi estremamente ristretti e soprattutto della lentezza burocratica dei concorsi, sarà difficile vedere in cattedra i vincitori del prossimo concorso per la scuola secondaria già a partire dall’anno scolastico 2020/2021, con tutte le conseguenze del caso, conseguenze che possiamo immaginare.
Anief, unica soluzione è riapertura immediata delle Gae e ritorno al doppio canale puro
Ecco perché il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ritiene che l’unica via di uscita è quella rappresentata dalla riapertura immediata delle Graduatorie ad esaurimento e il ritorno al doppio canale puro. Si conferma, inoltre, l’intenzione di avviare dei ricorsi specifici al fine di ottenere l’immissione in ruolo dei vincitori dei precedenti concorsi docenti che non sono stati ancora assunti o, comunque, sono stati assunti in una regione diversa da quella per la quale avevano partecipato.