Controllo delle presenze a scuola: in arrivo sorveglianza tramite impronte digitali
Controllo delle presenze a scuola: in arrivo sorveglianza tramite impronte digitali

Personale della scuola controllato tramite impronte digitali: da tempo si parla di qiesta ipotesi, di una sorveglianza delle presenze tramite controlli biometrici. L’agenzia stampa Public Policy, ha divulgato le novità che si starebbero concretizzando a Montecitorio. Inizilamente previsti per tutto il personale della scuola, alla VII Commissione cultura è stata chiesta l’esenzione degli insegnanti dalla videosorveglianza e dai controlli delle impronte digitali.

Impronte digitali: controlli per presidi e personale ATA

Sempre la commissione ha chiesto il controllo degli accessi per i presidi. La posizione del personale ATA non cambia: resta soggetto ad entrambe le misure di sorveglianza. Il testo del DDL è stato votato in commissione e si è in attesa dell’inserimento di un emendamento in aula, con le modifiche richieste nel dossier. Ma non è certo che anche per i presidi – come per il resto della Pa – vengano utilizzate le verifiche biometriche. Scopri se sei vittima di Burnout.

M5S soddisfatto

Il M5S è soddisfatto dell’esclusione degli insegnanti dai controlli con impronte digitali. In un comunicato scrive: “Per il personale docente, infatti, quest’obbligo non avrebbe avuto alcun senso, considerando che per loro esiste un controllo sociale ineludibile, a partire dagli alunni che attendono gli insegnanti nelle classi, passando per i registri e fino al personale scolastico e ai genitori. In questo modo evitiamo anche un costo inutile per lo Stato: piuttosto che utilizzare risorse per acquistare le tecnologie per il controllo con le impronte digitali, i fondi mettiamoli per migliorare la qualità della vita tra le mura scolastiche. Abbiamo evitato uno spreco di risorse per un’iniziativa inutilmente vessatoria ai danni dei docenti: si tratta indubbiamente di un ottimo risultato”.

“I dirigenti scolastici per ora rimangono sottoposti solo alla verifica dell’accesso agli istituti scolastici, ma siamo già al lavoro per migliorare anche questo aspetto della norma. La questione sarà regolamentata con un futuro decreto che tenga conto dell’operatività concreta dei presidi, che ad esempio visitano in un solo giorno diversi plessi del loro istituto”, ha concluso la portavoce del M5S.