Concorsi scuola e precariato ultime notizie, Lega: 'È il momento della verità contro 'cattiva scuola' Azzolina'
Concorsi scuola e precariato ultime notizie, Lega: 'È il momento della verità contro 'cattiva scuola' Azzolina'

Si è svolto quest’oggi un incontro tra il ministro Bussetti e i sindacati confederali. In agenda c’era la discussione per la regionalizzazione della scuola e un piano straordinario di assunzione per titoli e servizio. Dalle prime informazioni che ci giungono direttamente da fonti sindacali pare che non siano emersi elementi che consentano di ritenere concluso positivamente il tentativo di conciliazione.

Nulla di fatto

Nessuna risposta di merito è venuta alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca, non essendovi stata peraltro la possibilità di procedere ad un approfondito esame delle questioni oggetto della mobilitazione, si legge nella nota congiunta rilasciata a margine dell’incontro di questa mattina. Al momento attuale pare che non esistano le condizioni per revocare lo sciopero del prossimo 17 maggio.

Prossimo incontro

Tutto è rinviato a lunedì 8 aprile – data nella quale è previsto l’incontro con il Ministro – per l’apertra di un tavolo di confronto al massimo livello politico del MIUR. Il ministro Bussetti ha già chiesto al cdm di quest’oggi un mandato per la trattativa. Per quanto riguarda il reclutamento dei docenti precari, da attuarsi mediante un concorso riservato ai docenti con 36 mesi di servizio, il massimo responsabile del dicastero di Viale Trastevere mantiene la linea più volte annunciata del ritorno al passato.

Le richieste

Sono quattro i punti principali delle questioni poste dalle OO.SS:

  • l’apertura della trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro nazionale del comparto “Istruzione e Ricerca” (linee guida);
  • l’autonomia delle regioni nel quadro normativo vigente, dunque siamo contrari ad ogni proposta di regionalizzazione, in particolare del sistema d’istruzione (la nostra campagna);
  • la stabilizzazione dei precari, e dunque politiche di reclutamento snelle e di qualità;
  • investimenti adeguati nei settori dell’istruzione e della ricerca al fine di sviluppare le professionalità del comparto.