Scuola, Recovery Fund
Scuola, Recovery Fund

Le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, a proposito degli stipendi dei docenti (‘Li vorrei tanto aumentare, se lo meritano’) hanno sollevato delle nuove polemiche. Ormai il personale scolastico è stufo delle promesse, dei ‘ora vediamo, ora cambiamo’, senza che poi arrivino realmente i fatti. E i fatti sarebbero quelli di stanziare due miliardi e mezzo l’anno, così come sottolineato dal presidente Anief, Marcello Pacifico.

Aumento stipendi docenti e ATA: Bussetti e quel ‘lo vorrei tanto fare’

I dati relativi agli stipendi del personale scolastico (docenti e Ata) sono drammatici: i colleghi europei prendono in media uno stipendio più alto tra il 30 e il 50 per cento, le buste paga dei lavoratori del comparto scuola sono le più basse della Pubblica Amministrazione. L’ultimo rinnovo di contratto ha rappresentato un’ulteriore beffa per docenti e Ata visti gli aumenti irrisori che sono stati deliberati.
Anief ha calcolato che servirebbe, come minimo, un aumento di 200 euro al mese, almeno per fronteggiare il costo della vita. Nell’ultimo Consiglio nazionale Anief ‘è stata proposta una soluzione
senza oneri ulteriori per lo Stato: utilizzare, per il prossimo triennio, i risparmi di spesa già destinati dalla legge alla carriera del docente.’

E’ finito il tempo delle illusioni e delle promesse

Il presidente Marcello Pacifico sottolinea, comunque, che a questa soluzione, però, ‘va affiancata quella in pianta stabile del Governo. E può arrivare, considerando l’entità della somma, solo attraverso una legge di bilancio. Anziché illudere il personale con promesse mirabolanti e di sicura presa mediatica, il Ministro dell’Istruzione farebbe molto meglio ad impegnarsi dentro al Consiglio dei Ministri per reperire le somme utili all’aumento dei salari di tutti i lavoratori della scuola, Ata compresi’.