Nuova bufera sul Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti: talvolta, il titolare del Miur incappa in dichiarazioni che scatenano la reazione del mondo politico e dei lavoratori della scuola. Ricordiamo il polverone che si sollevò a proposito degli insegnanti del Sud che avrebbero dovuto ‘Lavorare ed impegnarsi forte, ma proprio forte’ per recuperare il gap rispetto alle scuole del Nord.
Bussetti: ‘Primo pensiero aiutare i nostri giovani’ e scoppia la polemica
Questa volta Bussetti commette una gaffe sul tema dell’inclusione, dichiarando a ‘Repubblica’:
‘Penso anche però che il primo pensiero debba sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita. La ritengo una priorità assoluta.’
‘Penso anche però che il primo pensiero debba sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita. La ritengo una priorità assoluta.’
Il Vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, ha prontamente replicato: “Quando il Ministro Bussetti parla di ‘nostri figli’ esattamente a cosa si riferisce? Ai suoi? Ai figli dei sovranisti? Oppure ai ragazzi di tutte le età nati e cresciuti in Italia, che frequentano le nostre scuole, parlano i nostri dialetti, giocano e tifano le nostre squadre di calcio? La scuola è il primo luogo dove praticare integrazione e uguaglianza. Lo dice la Costituzione. È una vergogna per il paese avere un ministro che dice certe cose”.
Boldrini replica: ‘Dovrebbe garantire un’adeguata retribuzione ai docenti, invece lancia slogan discriminatori’
L’ex Presidente della Camera, Laura Boldrini, rincara la dose su Twitter: ‘Dovrebbe garantire un’adeguata retribuzione agli insegnanti, darsi da fare per mettere le scuole in sicurezza e rendere le palestre agibili. Invece il ministro dell’istruzione leghista va in giro a lanciare slogan discriminatori’.
Anche i sindacati non ci stanno di fronte alla nuova ‘uscita’ di Bussetti. Il segretario generale della Uil, Pino Turi, ha ribattuto: ‘Tutti gli studenti meritano la stessa attenzione. Gli studenti non sono ‘graduabili’, non ci possono essere primi né secondi. Tutti meritano la stessa attenzione. Non ci sono immigrati, stranieri o italiani, ma persone che devono essere poste tutte nelle stesse condizioni’.