Il prossimo concorso della scuola secondaria è ancora oggetto di estrema attenzione e attualità. Le modifiche allo studio da parte del Ministero dell’Istruzione riguardano esclusivamente i docenti della terza fascia con almeno 36 mesi di servizio. Gli esponenti del governo M5S e Lega hanno trovato una convergenza per un concorso che si possa svolgere senza la prova preselettiva, provvedendo ad aumentare la percentuale di posti riservati a questa categoria di docenti.
Misura insufficiente
Alla lettura delle proposte di modifica da inserire in un emendamento al Decreto Concretezza, è giunta immediata la reazione dei diretti interessati. Nella sostanza viene detto che non è questo il modo per garantire il diritto alla stabilizzazione di docenti che attendono ormai da troppi anni di poter essere immessi in ruolo. Nel comunicato dell’ Associazione Nazionale dei Diritti dei Lavoratori vengono illustrate tutte le motivazioni per le quali i docenti precari manifesteranno il prossimo 17 maggio.
Il Comunicato AnDDL
“Il 17 maggio #IoSciopero! C’è poco da replicare alle proposte che provengono dai parlamentari della VII commissione cultura di camera e senato lega e cinquestelle“. Così il professor Pasquale Vespa, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori e Coordinatore Uil Scuola Precari. “Non alteriamo i termini della questione che erano stati alla base della campagna elettorale dei due partiti di maggioranza, non barattiamo la necessaria e doverosa stabilizzazione dei docenti precari con una inutile percentuale di riserva al prossimo concorso calderone!”
“Prendiamo atto – continua il presidente Vespa – che le parole del senatore Mario Pittoni, responsabile politico della Scuola per la Lega, non rappresentano la linea politica del suo partito. Ma a questo punto ci chiediamo a nome di chi abbia parlato in campagna elettorale. Il tutto si configura come il classico “pacco, doppio pacco e contropaccotto” del film cult di Nanni Loy. Solo che questo non è un film e non fa ridere nessuno delle 50mila famiglie che sono prossime ad essere esodate per volontà politica del Governo del Cambiamento e del Ministro Bussetti che si diletta con le battutine sulla data dello sciopero. Cosa hanno da ridere i parlamentari leghisti (in foto) su facebook?”.
“Allo stesso tempo stigmatizziamo il comportamento di forte ostilità dei parlamentari del M5s nei nostri confronti che dopo aver dato il meglio di loro nei video postati sui social network hanno confermato la loro azione volta a contrastare la stabilizzazione dei precari della scuola con oltre 3 anni di servizio. Come dimenticare, a titolo di esempio – dice Vespa -, la senatrice Granato che con le sue dichiarazioni attaccava i precari di terza fascia con frasi del tipo “Volete privilegi, mi vergogno per voi”? Queste dichiarazioni, come tutte le altre che hanno reso palese la strategia del M5s nel voler dividere ad arte la categoria dei docenti tra quelli di serie A e di serie B, non saranno dimenticate da nessuno di noi. Del resto il M5s non ha mai preso le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dalla parlamentare grillina” si legge nella nota dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.
“A fronte di tale misera proposta che rinnega quanto promesso in campagna elettorale, confermiamo la necessità di scioperare il 17 maggio per difendere il diritto al lavoro dei precari dimenticati in Gae, degli idonei del 2016, dei docenti di ruolo “ingabbiati”, degli abilitati che attendono ancora di essere assunti e dei loro colleghi che aspettavano di seguire la stessa strada e non essere più discriminati: abilitazione e stabilizzazione come nel 2018. Intanto a settembre sarà caos con 200mila cattedre date a supplenza”.
“La politica divide, la piazza unisce. La battaglia è per tutti. Anche di chi non ha ancora i 3×180 giorni di servizio. Prima o poi altri colleghi avranno esperienza acquisita con il servizio prestato e allora dovranno essere abilitati e stabilizzati. Come si è sempre fatto. Altrimenti chiudessero subito la Terza Fascia e buttassero tutti fuori, ora, subito! Non ammettessero più nessuno in classe senza abilitazione! Non siamo lavoratori usa e getta. In piazza il 17 maggio diremo un forte NO alle discriminazioni e allo sfruttamento di Stato”, conclude la nota di AnDDL.