Una nota inviata dall’Ufficio Scolastico di Torino fa chiarezza in merito alla procedura riguardante le segnalazioni alla Procura della Repubblica per false dichiarazioni in merito a titoli e servizi indicati nella domanda per la terza fascia del personale Ata. Vengono individuati, in merito alla questione, quattro casistiche:
- a) Riscontro del mancato versamento dei contributi;
- b) Mancata risposta del versamento dei contributi da parte della scuola paritaria e/o dell’INPS;
- c) Mancata risposta, per l’accertamento dei titoli culturali e/o di servizio, da parte del competente Ambito Territoriale sulla sussistenza della parità , poiché sono in corso accertamenti di natura giudiziaria;
- d) dubbi sulla legittimità del ravvedimento operoso per il versamento tardivo dei contributi obbligatori (i contributi obbligatori dovevano comunque essere versati entro il 30 ottobre 2017, termine di presentazione delle domande secondo il DM 640/2017).
Dichiarazione di titoli e servizi falsi nella domanda di inserimento delle graduatorie di istituto ATA
A tal fine, ‘le istituzioni scolastiche sono invitate a verificare che l’aspirante abbia compilato nella domanda di inserimento delle graduatorie di istituto ATA la sezione I (I di Imola), lettera m, nella quale doveva essere dichiarato l’assolvimento della prestazione contributiva. Infatti nella nota 17 del modello è riportato: 17. Dalla dichiarazione resa dall’aspirante devono risultare in modo analitico i periodi di servizio prestati per ciascun anno scolastico, il tipo di servizio prestato, la scuola in cui il servizio è stato prestato e il relativo indirizzo, se il servizio è stato prestato in scuole statali o non statali e il profilo in cui il servizio è stato prestato. Qualora il servizio sia stato prestato in scuole non statali l’aspirante deve dichiarare (sezione I, lettera m) che sia stata assolta la prestazione contributiva prevista dalle disposizioni vigenti in materia’.