Le prove del TFA sostegno che si sono svolte ieri sono state caratterizzate da tantissime irregolarità. Mentre scriviamo si stanno moltiplicando le segnalazioni dei precari da tutta Italia. Oltre a Bari anche Cosenza e Genova entrano nel triste elenco dei gravi disservizi prodotti da una cattiva gestione delle procedure concorsuali.

Infanzia primaria non è l’unica, come dimostra una di queste. All’interno viene evidenziato come un quesito sia stato replicato per ben due volte. Il test sarebbe stato caratterizzato anche da altri errori.

In quest’altra segnalazione si lamenta la condizione nella quale molti candidati sono stati costretti a svolgere le prove.

In diversi casi anche gli argomenti non erano assolutamente attinenti con quanto indicato nei bandi. I quesiti dovevano vertere su normativa, pedagogia, intelligenza emotiva ed altri argomenti pertinenti al sostegno degli studenti. Nell’immagine seguente compaiono le domande che sono state sottoposte agli aspiranti specializzandi.

È un fiume in piena quello delle lagnanze che arrivano dai tantissimi precari che ieri si sono sobbarcati ore ed ore di viaggio per fare un test dribblando la maleducazione di alcuni colleghi e l’indifferenza di alcuni commissari. Una di queste denuncia la presenza di cellulari utilizzati da alcuni gruppi di partecipanti pensa che la commissione abbia fatto qualcosa per farli desistere. In questa lista degli errori, o sarebbe meglio dire orrori dato il tenore delle segnalazioni, entra anche il dubbio del nome del candidato che ha sostenuto la prova dal momento che pare che il codice a barre non sia stato estratto a sorte ma assegnato d’ufficio. Circa la bontà del metodo di gestione delle prove concorsuali del TFA sostegno forti dubbi vengono espressi dal Presidente dell’Associazione Nazionale dei docenti per i diritti dei lavoratori Pasquale Vespa con un comunicato stampa del quale avevamo già dato evidenza su questa nostra testata.