Scuola, OK CSPI su bozza decreto aggiornamento GaE ma necessita fase transitoria per precari storici
Scuola, OK CSPI su bozza decreto aggiornamento GaE ma necessita fase transitoria per precari storici

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, come ampiamente prevedibile, ha espresso parere favorevole in merito alla bozza del decreto riguardante l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il prossimo triennio 2019/2021.

Tuttavia, il CSPI ha evidenziato la necessità di attuare una fase transitoria per stabilizzare i precari ‘storici’ che possiedono più di 36 mesi di servizio.

CSPI, parere favorevole su bozza decreto aggiornamento GaE ma serve fase transitoria per precari storici

Secondo il CSPI, l’aggiornamento delle graduatorie non riuscirà ad apportare una soluzione al problema ‘dei vuoti di organico che si verificheranno con l’inizio del nuovo anno scolastico per effetto di concomitanti interventi (come i pensionamenti per quota 100).
Dunque, serviranno delle contromisure al fine di garantire un regolare avvio di anno scolastico, proprio per scongiurare i gravi disagi che, con tutta probabilità, la scuola pubblica italiana dovrà affrontare nel prossimo mese di settembre. Da qui, la necessità di una fase transitoria.

Secondo il CSPI, la fase transitoria dovrebbe riguardare il personale precario abilitato o con più di 3 anni di servizio della terza fascia, al fine di coprire i posti che si renderanno liberi nel prossimo mese di settembre.

CSPI, ulteriori precisazioni

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, inoltre, ha precisato che ‘sarebbe altresì opportuno che il numero dei posti da coprire con nomine di ruolo sia adeguato alla rilevanza delle disponibilità di organico e che, per le classi di concorso che presentano posti eccedenti le GaE, si proceda immediatamente a bandire i concorsi ordinari per infanzia, primaria e secondaria. Questo allo scopo di completare nell’anno successivo 2020-21 le coperture di organico e quindi garantire alle scuole ed agli alunni un corpo docente stabile e al personale scolastico il diritto alla stabilizzazione dopo lunghi anni di precariato.’