Qui di seguito faremo un sunto della lettera inviata lo scorso 20 aprile da diverse realtà di docenti esiliati e immobilizzati alle segreterie dei sindacati che oggi 23 aprile incontreranno il ministro dell’Istruzione Bussetti e il premier Conte. All’ordine del giorno sarà discusso anche dello sciopero previsto in data 17 maggio.
Docenti esiliati e immobilizzati: obiettivi dell’incontro
All’interno della lettera aperta da parte dei docenti esiliati e immobilizzati, leggiamo come si stia pensando ad un nuovo contratto riguardo le retribuzioni del personale, più in linea con quelle previste dagli altri paesi della Comunità europea.
Si pensa inoltre ad un’altra questione spesso dibattuta appassionatamente negli ultimi anni: un piano di assunzione straordinaria per docenti e ATA, con l’obiettivo di combattere il precariato. I fini sono sempre gli stessi e più che nobili: ‘Una scuola pubblica accogliente, inclusiva e di qualità contro ogni discriminazione per motivi geografici o sociali’.
E la questione dell’esilio?
I docenti autori della lettera ricordano tuttavia ai sindacati come tra i vari problemi concreti ci sia anche la questione dell’esilio. Eppure tale problematica è completamente assente nell’agenda di sciopero, come fanno notare i diretti interessati. La manifestazione in programma risulta essere una delle più significative per ribellarsi all’ingiusta differenza tra Nord e Sud che da sempre affligge il nostro Paese.
Parlando della 107, i docenti esiliati fanno notare ai destinatari della missiva come, seppur tale legge sia stata ‘smantellata pezzo per pezzo’, sia ancora in essere una una delle peggiori conseguenze che pesa sulla vite di numerosi insegnanti meridionali. Viene inoltre ricordato come il colpo più duro sia stato sferrato quattro anni fa, subendo l’assunzione e la mobilità nazionale. Docenti che sono andati ad alimentare i già numerosi colleghi del Sud ‘immobilizzati’ al Nord.
Secessioni mascherate da autonomia
Di fronte alle proposte di secessione di regioni come Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, gli autori della lettera, in qualità di docenti meridionali costretti a lavorare lontano dai loro cari e dalle loro terre natie, rispondono negativamente a coloro che vogliono ledere il diritto all’istruzione gratuita, egualitaria e libera come previsto dalla Costituzione italiana. Qui di seguito vi proponiamo la lettera originale resa nota da Nastrini Liberi Uniti come comunicato stampa.
CS-Docenti-esiliati-ed-immobilizzati-Lettera-aperta-alle-OO.SS.