Miur
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Come annunciato, nella notte si è svolto l’incontro che ha portato alla forma dell’intesa tra Miur e sindacati. Dopo le parole giunte dal comunicato Miur, anche Bussetti e i sindacati si sono pronunciati in merito.

Bussetti: ‘aumenti a 3 cifre’

Bussetti ha ringraziato il Presidente Giuseppe Conte per il supporto dato alla trattativa e  i sindacati con cui è stata firmata l’intesa. Il Ministro dell’Istruzione ha detto che il Governo punta ad aumenti stipendiali a tre cifre  e che si impegna a stanziare risorse per il triennio 2019-21 per recuperare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi dell’intero comparto.

Commento FLC CGIL e punti dell’intesa

Anche la FLC CGIL ha commentato l’incontro per l’intesa sul comparto scuola e confermato le parole di Bussetti: “Il governo si è impegnato a stanziare risorse per il rinnovo contrattuale 2019-2021 per recuperare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi dell’intero comparto, che sono al di sotto di quelli degli altri settori pubblici.
Entro il triennio di vigenza contrattuale inoltre saranno reperite ulteriori risorse destinate al personale della scuola per adeguare gradualmente gli stipendi alla media di quelli dei colleghi europei.

Il governo si è impegnato ad attivare un piano di stabilizzazione del personale non di ruolo con particolare attenzione ai docenti precari con tre anni di servizio secondo un principio di riconoscimento della esperienza maturata, con un percorso riservato finalizzato alla immissione in ruolo.

Un significativo passaggio dell’intesa riguarda la valorizzazione del personale ATA attraverso il riavvio della mobilità professionale, a partire dagli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.

Per i dirigenti scolastici l’intesa prevede il pieno riconoscimento del ruolo e della responsabilità”.

Il Governo si impegna a promuovere un intervento normativo per consentire maggiore flessibilità nell’utilizzo e nella determinazione dei fondi del salario accessorio. L’intesa prevede la definizione e la velocizzazione del processo di statizzazione avviato per l’AFAM. Si prevede pure un’azione del governo per la stabilizzazione del personale precario degli enti di ricerca“.