L’intesa tra Governo e sindacati in merito al rinnovo contrattuale del comparto scuola ha sollevato non poche polemiche da quando, all’alba di questa mattina, è stata pubblicata la notizia. C’è chi parla di ‘pastrocchio elettorale’, chi di ‘nuova elemosina’, anche se il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, non ha esitato a parlare di aumenti stipendiali a tre cifre. Non è mancata l’ironia sui social, con le tre cifre dietro un’evidente 0 virgola a testimoniare il pessimismo da parte del personale docente e Ata. Qui di seguito pubblichiamo il testo ufficiale dell’intesa Governo-sindacati sul rinnovo contrattuale.
Rinnovo contrattuale e aumento stipendi, ecco cosa dice il testo
‘Le parti convengono sulla necessità di avviare quanto prima l’iter per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Istruzione e ricerca, unico strumento atto a valorizzare il lavoro di tutto il personale. In ciò, sarà utile la fase istruttoria da svolgere nelle commissioni per l’ordinamento professionale previste dall’attuale CCNL delle quali saranno accelerati i lavori. II Governo si impegna a garantire il recupero graduale nel triennio del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori del comparto Istruzione e ricerca’.
Graduale avvicinamento alla media dei livelli salariali di altri Paesi europei
‘Il Governo, al fine di riconoscere il fondamentale ruolo nella società del personale docente e ATA, di difenderne e incrementarne il prestigio sociale e di avviare un percorso che permetta un graduale avvicinamento alla media dei livelli salariali di altri Paesi europei, si impegna a reperire ulteriori risorse finanziarie da destinare specificatamente al personale scolastico, in occasione della legge di bilancio per il 2020, che si aggiungano a quelle già stanziate con la legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio per il 2019)’.