Scuola, rinnovo contratto e aumento stipendi ultime notizie: 'Governo, la tua strategia è chiara'

L’intesa Governo-sindacati non ha convinto affatto il personale scolastico che grida allo scandalo pre elettorale e alla ‘scuola venduta per 30 denari’. Proprio la questione legata al rinnovo del contratto e all’aumento stipendiale del personale scolastico è al centro della discussione: da una parte, il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, parla di ‘aumenti a tre cifre’, dall’altra i lavoratori della scuola evidenziano il loro profondo scetticismo. Se i sindacati confederali hanno annunciato la sospensione dello sciopero generale previsto per il prossimo 17 maggio, dall’altra Unicobas e Anief hanno deciso di proseguire per questa strada.

Rinnovo del contratto e aumento stipendiale: Anief ‘Sciopero inevitabile’

Il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha spiegato come mai i presunti 100 euro di aumento stipendiale non sono sufficienti: “I cento euro di aumento si tradurrebbero nel recupero di mille euro annui di disavanzo rispetto alla perdita del poter d’acquisto degli stipendi registrato dall’ISTAT nell’ultimo decennio, quando un insegnante nel 2008 in media prendeva 29 mila euro e nel 2018 è sceso a 28 mila ma od ogni modo tenendo conto dell’aumento di 10 punti dell’inflazione non recuperato dal Governo Gentiloni e dallo scaduto contratto per il 2016/2018.

Aumenti stipendi, la strategia del Governo è chiara

‘Quando parliamo di salario minimo di cittadinanza – spiega Pacifico – intendiamo proprio questo: ancorare gli stipendi al costo della vita come è avvenuto ed è stato siglato per i lavoratori nel privato. Poi abbiamo dimostrato come si potrebbe subito dare incrementi di almeno 200 euro al mese utilizzando da subito i 3 miliardi di risparmi della riforma Tremonti già destinati dalla legge alla carriera dei docenti“.
Pacifico parla di strategia chiara da parte del Governo, quella di assegnare 100 euro di aumento medio e ‘chiudere la pratica’. Se le cose stanno così, Anief non comprende come le altre organizzazioni sindacali possano aver accettato. ‘Se solo ci avessero ammessi al tavolo – ribadisce Pacifico – lo avremmo spiegato e magari oggi avremmo 300 euro netti di aumento. Se solo si utilizzassero i risparmi di spesa già destinati dalla legge alla carriera degli insegnanti si darebbe al personale della scuola il doppio dei soldi previsti dall’accordo.’