Vi è mai capitato di essere scartati per un posto di lavoro solo perché considerati troppo ansiosi? Avete mai partecipato ad un colloquio di lavoro in cui vi sia stato chiesto come pianificare ed organizzare una data mansione? Ecco, possedere le soft skills avrebbe potuto rappresentare per voi la differenza! Al contrario delle hard skills, cioè dalle competenze specifiche, tecniche, specialistiche, le Soft Skills sono caratteristiche personali importanti nella vita e nel contesto lavorativo perché influenzano il modo in cui si fa fronte, ogni qualvolta si presentino, a problemi posti dall’ambiente lavorativo. Si tratta di caratteristiche importantissime, che fanno la differenza in svariati ambiti:

  • Autonomia: saper svolgere i compiti assegnati senza bisogno di un appoggio continuo o una costante supervisione;
  • Fiducia in se stessi: la consapevolezza delle proprie capacità e del proprio valore;
  • Flessibilità/Adattabilità: la capacità di sapersi adattare a contesti lavorativi differenti, rimanendo aperti alle novità, ai cambiamenti e alla collaborazione con i colleghi, anche quando le idee non sono le stesse;
  • Resistenza allo stress: riuscire a reagire positivamente alla pressione lavorativa senza trasferire su altri le proprie tensioni;
  • Capacità di pianificare ed organizzare: raggiungere obiettivi, pianificare idee, gestire le priorità tenendo sempre sotto controllo il tempo a disposizione e dunque la deadline;
  • Precisione e attenzione ai dettagli: essere accurati ed attenti, curare i particolari;
  • Apprendere in maniera continuativa: riconoscere le proprie lacune e sapere migliorare sempre più le proprie conoscenze e competenze;
  • Conseguire obiettivi: mettere in atto tutto il proprio impegno e la propria determinazione per raggiungere le mete prefisse;
  • Gestire le informazioni: abilità nell’acquisire, organizzare e riformulare i dati e conoscenze provenienti da fonti diverse;
  • Essere intraprendenti: avere spirito d’iniziativa sviluppando idee e correndo anche rischi per riuscire a realizzarle;
  • Capacità comunicativa: saper trasmettere e condividere in modo chiaro e sintetico le idee e le informazioni, confrontandosi con i colleghi;
  • Problem Solving: la capacità di individuare le possibili migliori soluzioni ai problemi;
  • Team work: disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri;
  • Leadership: capacità, a volte innata, di condurre, motivare e trascinare gli altri verso il raggiungimento degli obiettivi

Già arrivati fin qui si capisce l’importanza delle soft skills e si intuisce come il trend della formazione di queste caratteristiche personali si stia affacciando con forza nello scenario lavorativo. In un mercato del lavoro in continua evoluzione è necessario approcciarsi con una nuova mentalità quindi risulta fondamentale potenziare le Soft Skills. La formazione, tuttavia, deve garantire un processo dinamico e coinvolgente in quanto l’apprendimento delle soft skill richiede costanza, un allenamento continuo e un coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti.

Data l’importanza delle soft skills nel mondo del lavoro, perché non cominciare ad acquisirle già a scuola? Questo argomento è al centro dell’interesse di tutti i Programmi e documenti Europei che trattano di formazione permanente, in quanto le “Raccomandazioni” entrano a pieno titolo nei diversi Sistemi Formativi Nazionali, con l’intento di raggiungere gli obiettivi di formazione del “cittadino globale”, capace di interagire con le diverse situazioni e condizioni di vita, nonché di decifrare bisogni ed istanze alla ricerca delle possibili soluzioni.

Il nuovo Piano Nazionale di Formazione per i docenti del MIUR volge lo sguardo a questi nuovi paradigmi insistendo sulla modalità della loro applicazione nel contesto formativo e didattico del sistema scolastico. Ad oggi anche l’alternanza scuola lavoro riveste la sua importanza in quanto tempo dedicato non solo alla conoscenza dell’impresa ma anche allo sviluppo delle attitudini caratteriali al lavoro. Tuttavia quel tempo non è abbastanza perché le soft skill non possono essere insegnate solo durante il contatto con l’azienda ma bisogna che siano trasmesse durante l’intero percorso scolastico. Il percorso individuale e privato dello studente dovrà dunque essere stimolato e stimato dagli adulti (docenti) in modo da garantire al ragazzo la crescita attitudinale al lavoro.