Decreto scuola ultime notizie, i docenti di terza fascia con servizio pretendono il PAS
Decreto scuola ultime notizie, i docenti di terza fascia con servizio pretendono il PAS

La prima sessione di incontri tra Governo e sindacati sul precariato vede al centro dell’attenzione la proposta formulata dal capo di gabinetto del Miur, Giuseppe Chiné. Come riportato dal quotidiano economico ‘Italia Oggi’, la proposta prevede un solo percorso abilitante straordinario per i docenti precari che hanno almeno 36 mesi di servizio, percorso che porterà all’immissione in ruolo. Il numero di docenti ai quali sarebbe accordato il permesso di accedere al percorso universitario selettivo dovrebbe attestarsi attorno alle 20.000 unità.

Pas straordinario per i docenti con almeno 36 mesi di servizio: i nodi da sciogliere

Per tutti gli altri che hanno 36 mesi di servizio, la platea complessiva si aggira sulle 55mila unità, ci sarà il parallelo percorso del concorso ordinario a cui potranno accedere senza prova preselettiva e potendo fare affidamento su una riserva di posti. Del 30% ma forse anche di più.
I sindacati hanno chiesto che il percorso articolato sul doppio binario possa, comunque, dare a tutti i precari triennalisti di ottenere l’abilitazione. Poi si potrebbe rinviare ad una prova concorsuale finale il valore selettivo della procedura. Così facendo una parte dei docenti, coloro che si riveleranno più meritevoli, potranno avere accesso al ruolo oltre ad aver conseguito l’abilitazione, ma tutti, comunque, potranno abilitarsi all’insegnamento.
Il Miur, però, ha rifiutato l’ipotesi di un Pas aperto a tutti i 50mila docenti potenzialmente interessati. L’amministrazione ha sottolineato come le Università non riuscirebbero nemmeno a gestire tale ipotesi, dal punto di vista organizzativo.

Bussetti: ‘Questo governo prende impegni e li mantiene’

La proposta verrà formalizzata nei prossimi giorni e dovrebbe entrare come emendamento di maggioranza al decreto Crescita: questa la strada legislativa scelta per consentire di definire in tempi rapidi la questione anche dal punto di vista giuridico.
Il ministro dell’istruzione Bussetti ha così commentato: ‘Questo governo non fa promesse, prende impegni e li mantiene: la notte del 24 aprile abbiamo raggiunto un importante accordo con le organizzazioni sindacali. Abbiamo scritto insieme una bella pagina per l’amministrazione. Siamo già al lavoro per raggiungere gli altri obiettivi che ci siamo posti’.