La Corte di Giustizia Europea si è pronunciata sulla cosiddetta ‘Causa Rossato’, un insegnante supplente che prestò servizio dal 2003 al 2015 ininterrottamente con contratti a termine: il docente aveva chiesto il risarcimento per la reiterazione dei contratti a tempo determinato. Come vi abbiamo già riferito, la Corte di Giustizia Europea ha negato il risarcimento del danno anche se, come ha spiegato l’Avvocato Miceli a ‘Orizzonte Scuola’, ‘ha ribadito che il legislatore nazionale, al fine di prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo a contratti di lavoro a tempo determinato, deve adottare un piano straordinario di assunzioni che preveda la trasformazione di tutti i rapporti di lavoro a tempo determinato con docenti ‘precari’, attraverso il progressivo e definitivo esaurimento delle graduatorie e degli elenchi dai quali l’amministrazione attinge per l’assunzione di docenti a tempo determinato.’
La Corte di Giustizia Europea respinge causa ‘Rossato’: il commento dell’Avvocato Miceli a Orizzonte Scuola
In buona sostanza, dunque, i docenti possono essere impiegati a tempo determinato su posti vacanti e disponibili ‘solo se, come contropartita rispetto a tale condizione di precarietà, l’incarico provvisorio consente di maturare punteggio di servizio utile per scalare le graduatorie da cui si attinge per l’assunzione a tempo indeterminato.’
Se, invece, le supplenze non sono disposte nella prospettiva dell’immissione in ruolo per scorrimento delle graduatorie, si andrebbe contro ‘la clausola 5, punto 1, dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, allegato alla direttiva del Consiglio 28 giugno 1999, n. 1999/70/CE.’
Sì alle assunzioni tramite scorrimento delle graduatorie
L’Avvocato Miceli ha spiegato ad Orizzonte Scuola che ‘nella legislazione italiana esiste un solo strumento per prevenire l’abuso dei contratti a termine nel comparto scolastico: il meccanismo di scorrimento delle graduatorie per titoli e servizio utilizzabili ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato; meccanismo dal quale, tuttavia, sono stati esclusi tutti gli insegnanti non inseriti nelle GaE‘. Da qui ne deriva che la sentenza della Corte di Giustizia Europea non può far altro che spingere in maniera inequivocabile verso la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento.