Riparte quest’oggi, alle ore 15, in Viale Trastevere, la trattativa tra il Governo e i sindacati sulla questione del precariato. Potrebbe trattarsi di un incontro decisivo, anche perché sembra che ci sia fretta di chiudere. Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, non sarà presente all’incontro, trattenuto da impegni fuori la Capitale. La trattativa, a tutti gli effetti, la sta guidando il capo di gabinetto, Giuseppe Chiné.

Governo-sindacati, oggi nuovo confronto sul precariato

Come riportato dal quotidiano ‘Repubblica’, in un articolo firmato da Corrado Zunino, ‘la strada più probabile è quella della riapertura di un percorso universitario che in un anno qualifichi i docenti supplenti e li conduca, al primo posto libero, in cattedra.’

I sindacati vorrebbero portare tutti i docenti alla cattedra (sono 55mila circa), il Miur, invece, preferirebbe optare per una soluzione che tenga conto di una preselezione all’ingresso del percorso al fine di ‘assumere meno e meglio’.

La possibile soluzione

E’ possibile che si arrivi ad una soluzione che sta nel mezzo tra le due proposte: i sindacati potrebbero accettare la selezione ad inizio percorso a patto che l’amministrazione centrale vada ad allargare la quota riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio nel prossimo concorso che si svolgerà il prossimo autunno. Attualmente, la quota di posti riservati è pari al 10 per cento.
Per il concorsone della secondaria (verranno banditi 48.536 posti) si prevedono 150mila candidati.  Oggi, Governo e sindacati discuteranno anche della delicata questione riguardante l’autonomia differenziata. Il premier Giuseppe Conte ha promesso: sulla scuola resteranno nazionali il contratto, le assunzioni e i programmi.