Scuole chiuse, Salvini: 'Pensiamo alla ripartenza e alle lezioni 'vere', con tutte le sicurezze'
Scuole chiuse, Salvini: 'Pensiamo alla ripartenza e alle lezioni 'vere', con tutte le sicurezze'
Sta facendo particolarmente discutere il caso della docente sospesa a Palermo per non aver vigilato sui propri alunni in merito ad una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Il provvedimento nei confronti dell’insegnante prevede una sospensione di 15 giorni e il dimezzamento dello stipendio. La sospensione è scattata in seguito ad un’ispezione effettuata dal Miur, in seguito al diffondersi della notizia sui social e tramite esponenti della Lega.
Reazioni contrastanti alla vicenda. Da una parte il provveditore Marco Anello ha dichiarato, al quotidiano ‘Repubblica’, ‘che la libertà di espressione non è libertà di offendere e l’accostamento delle leggi razziali al decreto sicurezza è una distorsione della realtà. Abbiamo agito nella massima trasparenza dopo un’ispezione e una lunga istruttoria in cui sono state sentite tutte le parti’.

Docente sospesa, Mila Spicola (PD): ‘Sospendete anche me’

La vicenda ha coinvolto inevitabilmente il mondo della politica. ‘Sono solidale con la collega – ha dichiarato Mila Spicola, candidata per le prossime elezioni europee per il PD – si tratta di una vicenda grottesca e pericolosa. Il video è stato prodotto dagli studenti e nella scuola vige libertà d’insegnamento e pluralismo delle idee. È un mandato costituzionale che non può essere messo in discussione. Se deve essere questa la punizione per chi applica regole di pluralismo, libertà e discussione nelle classi coi propri studenti allora sospendete anche me’.

Bianca Laura Granato: ‘La scuola italiana è la scuola della Costituzione’

Critica anche la posizione della senatrice del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato, capogruppo in commissione cultura. ‘Da quando avremmo reintrodotto la censura o avremmo soppresso la libertà d’espressione? Solidarietà alla docente D’Aria per la sanzione disciplinare irrogata dagli ispettori scolastici inviati dal Miur per non aver esercitato indebita censura sull’elaborato multimediale del suo allievo. La scuola Italiana non è la scuola del pensiero Unico – ha proseguito la Granato – è la scuola della Costituzione che all’art.21 sancisce la libertà di pensiero e di espressione, di quella Costituzione divenuta oggetto di un recente disegno di Legge fortemente voluto e celebrato proprio dalla Lega e dal Ministro Bussetti’.