Si sta parlando molto in queste ore della nuova riforma del sostegno, secondo quanto approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri del 20 maggio scorso. Ne hanno parlato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti e il sottosegretario Salvatore Giuliano. Un aspetto particolarmente interessante è quello legato alla continuità didattica per i supplenti: il contenuto dell’articolo incluso nel decreto delegato della ‘Buona scuola’ aveva sollevato diverse perplessità, tanto che il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione aveva espresso il suo parere negativo riguardo alla sua formulazione iniziale.
Novità sulle supplenze per il sostegno
La nuova revisione dell’articolo 14, secondo quanto approvato dal CdM, dà la possibilità di avviare la continuità didattica sul posto di sostegno anche grazie ai supplenti con contratto a termine il 30 giugno. La modifica dell’articolo permetterebbe il rinnovo del contratto anche per l’anno scolastico seguente, su richiesta della famiglia, ma unicamente a favore dei docenti che possiedono il titolo di specializzazione. La suddetta riforma potrebbe entrare in vigore già dal prossimo 1° settembre qualora la verifica da parte delle Commissioni del Parlamento e il successivo via libera del Consiglio dei Ministri potrà arrivare in tempo utile.
La novità introdotta tiene, comunque, in considerazione i nuovi corsi indetti dal Ministero per il conseguimento della specializzazione sul sostegno ed ecco perché si è ritenuto concedere questa opportunità relativa alle supplenze a coloro che saranno in possesso della specializzazione.