La segretaria nazionale di Cisl scuola, Maddalena Gissi, ha replicato alle critiche mosse contro la proposta dei sindacati formulata nei giorni scorsi al Governo. In una nota diffusa dal sindacato, Lena Gissi dichiara: ‘Non accetto che si metta in caricatura una proposta sindacale sul reclutamento che credo molto meditata e seria, che non nasce da ideologie o inseguimento del consenso ma da una profonda, diretta e quotidiana conoscenza di come la scuola vive e funziona. Soprattutto respingo come totalmente infondata l’accusa di fare proposte che non tengono conto della necessità di garantire la qualità professionale di chi viene assunto.’

Stabilizzazione precari, Maddalena Gissi: ‘Non accetto che si metta in caricatura una proposta sindacale meditata e seria’

Una presa di posizione dura, soprattutto contro chi parla di qualità nel personale docente. Lena Gissi ci tiene a sottolineare che il suo sindacato non ha mai fatto obiezione sul fatto che si debbano bandire concorsi con regolarità. Purtroppo, ci sarà sempre bisogno del lavoro precario: l’importante è che si ricorra al contratto a termine solamente al minimo indispensabile. ‘Credo che dopo tre anni di lavoro precario – ha sottolineato Lena Gissi – si possa parlare di un’esperienza acquisita e da valorizzare; abbiamo anche detto che il lavoro precario dovrebbe essere sostenuto da supporti di formazione in servizio, e niente impedisce di monitorarlo. Con queste premesse, la stabilizzazione non diventa più un privilegio, ma un atto di giustizia.’
Maddalena Gissi fa un’altra riflessione: ‘Ci chiediamo se partiti che per storia e cultura dovrebbero essere attenti al lavoro non dovrebbero concedersi un attimo di riflessione prima di sparare a zero sul presunto spreco di risorse che rappresenterebbe la stabilizzazione del lavoro precario. Giocando sull’equivoco per cui assumere i precari significherebbe aumentare i posti di lavoro.’

Lena Gissi e le polemiche sulle elezioni

Lena Gissi si rammarica che questi temi siano stati oggetto di discussioni e polemiche all’interno della maggioranza di Governo, per di più in campagna elettorale.
‘Noi ne parliamo non da oggi e non vediamo l’ora di poterne riparlare a elezioni svolte e a risultati acquisiti – prosegue Lena Gissi – Nel frattempo, non sappiamo se le aperture del ministro saranno sufficienti a dirottare sul suo schieramento valanghe di consensi: ma pure chi “qualche” consenso lo ha perduto anche per non aver dato a suo tempo il giusto ascolto al mondo della scuola, si chieda se lanciarsi in polemiche poco meditate, compresi attacchi sorprendenti al lavoro e agli accordi fatti dai sindacati, sia il modo migliore per recuperarne un po’.