Dopo la polemica sorta per l’annuncio pre-elezioni della stabilizzazione dei precari della scuola, il ministro Bussetti torna a parlare e chiarisce: “Niente promesse a vuoto, è il contratto di Governo, non campagna elettorale“. A parlare della questione è un articolo de La Stampa del 25 maggio, contenente una sua intervista. Lì il ministro usa espressioni forti relative ai precari, come “indegno è fare vivere una persona a lungo nell’incertezza’.
Bussetti: ‘il Governo mantiene le promesse’
La stabilizzazione dei precari della scuola era già nel contratto di Governo, ricorda il ministro. E ‘questo Governo ha già dimostrato di non fae promesse a vuoto‘. Bussetti spiega che si sta lavorando ai dettagli tecnici con i sindacati. L’obiettivo è permettere ai precari storici di abilitarsi e partecipare alle procedure concorsuali per le assunzioni, tenendo conto anche della loro esperienza. Sulle tempistiche, il ministro resta abbastabza vago: “Lavoriamo per riuscirci quanto prima‘. Poi aggiunge: “Siamo per il rispetto di chi ha studiato, ha investito nella propria formazione, a costo di sacrifici e per passione‘.
Aumenti stipendi: ci saranno davvero?
Gli aumenti di stipendio ci saranno davvero? Bussetti ricorda che con l’intesa del 24 aprile il Gverno si è impegnato a trovare le risorse necessarie per il rinnovo del contratto. “Aumentare gli stipendi del persnale scolastico è doveroso. Ce ne stiamo occupando“.