Scuola primaria, tempo pieno al Sud è ‘Mission Impossible’

Date:

Si è fatto un gran parlare negli ultimi mesi di tempo pieno al Sud: il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha ‘sponsorizzato’ la questione in prima persona. Eppure, gli ultimi dati riguardanti le iscrizioni scolastiche lasciano intendere che il tempo pieno al Sud potrebbe essere il titolo di uno dei film della celebre saga con protagonista Tom Cruise, ovvero ‘Mission impossible’.

Tempo pieno al Sud, quasi il 40 per cento delle cattedre restituite al Miur

Come sottolineato da una nota pubblicata da Anief, ‘Chi si illudeva che per introdurre più ore di tempo scuola nel primo ciclo bastasse assegnare più docenti è servito: delle già poche 246 cattedre di tempo pieno nelle scuole primarie della Sicilia, assegnate dal Governo con la Legge di Bilancio 2019 proprio per favorire il tempo pieno, ben 96 (il 39%) “verranno restituite al Miur, perché, come riporta il quotidiano ‘Repubblica, le richieste pervenute alle scuole siciliane durante le iscrizioni che si sono chiuse lo scorso mese di gennaio non consentono di istituire altre classi a tempo pieno”.
In Sicilia mancano gli spazi e le mense, indispensabili affinché il tempo pieno possa realizzarsi, oltre al fatto che le stesse famiglie sembrano aver accolto l’iniziativa in maniera decisamente ‘tiepida’: sembra, infatti, che mamma e papà siano poco propensi a lasciare a scuola i propri figli anche nel pomeriggio.
‘I posti non assegnati in Sicilia – si legge nell’articolo pubblicato da ‘Repubblica’ – a questo punto, prenderanno la strada delle regioni centrali e settentrionali che potranno utilizzarli. Dalle nostre parti, mancano i locali da adibire a mensa che consentono di prolungare la permanenza a scuola dei bambini delle elementari. E sembra che anche da parte dei genitori il servizio non sia richiestissimo.’

Il commento di Anief

Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, ha così commentato: ‘Per avviare la permanenza delle classi in una scuola, occorrono delle strutture e cucine a norma, dei finanziamenti importanti per adeguare le strutture che non lo sono, delle somme rilevanti da assegnare con stabilità agli enti locali e altro ancora. Purtroppo, tutto questo nelle regioni del Sud non è riscontrabile. Noi lo abbiamo sempre detto e adesso si realizzano le conseguenze di un progetto ispirato da obiettivi nobili ma organizzato, in determinate aree del Paese, su una base fragile’.
Marcello Pacifico, comunque, è convinto che i genitori siciliani non avrebbero dubbi a confermare la permanenza dei loro figli a scuola fino a metà pomeriggio se ricevessero garanzie in merito a un servizio efficiente, formativo e ben organizzato, con strutture adeguate e a norma.
‘Ma in mancanza di tutto questo ,e le famiglie sanno bene come stanno le cose, è normale – conclude Pacifico – che prevalga lo scetticismo e che il bambino rimanga a casa’.

Share post:

Newsletter

Ultime Notizie

Potrebbe interessarti
Potrebbe interessarti

Aggiornamento GPS 2022: cosa può fare chi è già inserito?

I docenti sono in attesa del via ufficiale all'aggiornamento...

Sostegno, assunzioni straordinarie: il Tar Lazio reintegra gli immessi con riserva

Con l'ordinanza n 2807 del 2 maggio 2022, il...

Bocciatura, arriva proposta per stopparla: quali ripercussioni?

La riforma della scuola del Ministro Bianchi, convertita nel...

Concorso ordinario, autodichiarazione dal 1° maggio: il nuovo modello

Il nuovo modello di autodichiarazione da presentare per accedere...