Scuola, Partito Socialista Italiano incontra i docenti precari

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Il Partito Socialista Italiano ha avviato un dialogo con i docenti precari della scuola per conoscere da vicino i problemi che impediscono la stabilizzazione tanto raccomandata dall’Europa. Di recente c’è stato un appuntamento ad un convegno che si è svolto presso la sala della protomoteca del Campidoglio. L’evento si è tenuto in concomitanza con la festa della Repubblica del 2 Giugno, alla presenza di alcuni parlamentari del Senato e della Camera dei Deputati. A fare gli onori di casa per il PSI c’era il referente nazionale scuola, Luca Fantò. Tuttavia, quello che si è svolto ieri, non è stato in assoluto il primo incontro chi il Partito Socialista Italiano ha avuto con i docenti precari.

Il precedente

In occasione dell’ultimo sciopero della scuola per manifestare contro la regionalizzazione dello scorso 17 maggio, i docenti precari erano stati ricevuti dal PSI. Come testimoniato dalla locandina preparata per la circostanza, alcuni rappresentanti delle istanze dei docenti della scuola di ogni ordine e grado sono stati ascoltati dal segretario nazionale della federazione dei giovani socialisti Enrico Maria Pedrelli e dalla candidata per l’Europa Simona Russo.

I temi trattati

A descrivere la situazione di grave caos normativo in cui versa il reclutamento dei docenti precari della scuola italiana è stato Bruno Ventura, presidente dell’associazione Azione Scuola. Ai convenuti del dibattito è stata illustrata la situazione dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia, con gli ultimi provvedimenti sfociati poi nel decreto dignità, e quella che riguarda i docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Uno ad uno docenti hanno spiegato il grave stato di confusione causato dalle scelte miopi dei precedenti governi negli ultimi 20 anni.

Soluzioni parziali

In rappresentanza dei docenti della scuola primaria dell’infanzia ha parlato Ettore D’Aleo. Le questioni si sono sviluppate attorno all’ inadeguatezza del concorso riservato per via del fatto che ha escluso dalla possibilità di stabilizzare i docenti con servizio svolto nella scuola paritaria. Com’è noto, essi sono stati esclusi dalla partecipazione a questa procedura concorsuale, al pari dei colleghi con un servizio inferiore alle due annualità di servizio.

È stata poi la volta di Simona Carianni, intervenuta per rappresentare i docenti idonei ancora in attesa di una cattedra. A seguire, la professoressa Claudia Di Vita ha illustrato ai presenti lo stato dell’arte del concorso riservato ai docenti abilitati della seconda fascia delle graduatorie di istituto. La professoressa Eleonora Melidoni ha consegnato ai rappresentanti del Partito Socialista una proposta congiunta redatta dai docenti precari della scuola.

Panorama desolante

Il quadro fornito dai vari rappresentanti delle associazioni che hanno parlato a nome dei docenti precari è assolutamente desolante. L’ostinazione dei vari governi a non affrontare la questione alla radice ha portato i docenti a reclamare giustizia in Europa. La politica, una certa politica, non gioca con le vite dei docenti, le usa. Le usa per avere consenso elettorale e al tempo stesso per assecondare chi dall’agire della politica può trarre vantaggio. Nella scuola è evidente come, da almeno 20 anni, la politica non stia lavorando né per i docenti né per i giovani. Per chi allora? È questa la vera domanda da porre.

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