Concorso Ata stop appalti di pulizia, assunzione più vicina: arriva conferma dal Miur

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Dopo 18 anni i posti per i lavoratori degli appalti di pulizia nelle scuole vengono disaccantonati. Una svolta storica nel mondo Ata, che porterà all’assunzione di quasi 12 mila unità. Il concorso stop appalti di pulizia Ata è sempre più vicino: a rendere chiaro questo passo in avanti è il decreto del 3 giugno emanato dal Ministero dell’istruzione, con il quale si rende noto il disaccantonamento di 11.507 posti, destinati ai lavoratori delle ditte e cooperative esterne addette alla pulizia degli edifici scolastici.

Concorso stop appalti di pulizia: la nota del Miur

Nella nota numero 26350 del 3 giugno 2019, il Miur dedica ampio spazio all’accantonamento dei posti e fa notare che le disposizioni sono state modificate e integrate dall’art. 1, comma 760, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Si riporta una parte della nota Miur relativa all’assunzione degli ex Lsu e appalti storici: “A decorrere dal 1° gennaio 2020, le istituzioni scolastiche ed educative statali svolgono i servizi di pulizia e ausiliari unicamente mediante ricorso a personale dipendente appartenente al profilo dei collaboratori scolastici e i corrispondenti posti accantonati ai sensi dell’articolo 4 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, sono resi nuovamente disponibili, in misura corrispondente al limite di spesa di cui al comma 5. Il predetto limite di spesa è integrato, per l’acquisto dei materiali di pulizia, di 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020”. Dunque, un’ulteriore conferma dal Miur per i tanti lavoratori che attendono la pubblicazione del decreto per la procedura selettiva-concorsuale.

Assunzioni Ata: il decreto con i posti

Altra importante conferma sullo stop agli appalti di pulizia arriva dal decreto Miur, dello stesso 3 giugno, contenente le dotazioni organiche del personale Ata. Nella tabella E (collaboratori scolastici, posti accantonati per terziarizzazione dei servizi), emerge la parola ‘nuova’ “disaccantonati”. Questo recita la nota presente nella suddetta tabella: “N. 11.507 posti sono disaccantonati con decorrenza 1° gennaio 2020 in base all’art.58, da comma 5 a comma 5-quater, dl n.69 del 2013″.

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