Ha riscosso grande successo l’iniziativa promossa dalla Gilda degli Insegnanti, riguardante una petizione promossa sulla piattaforma change.org (l’indirizzo è change.org/p/giuseppe-conte-stipendi-più-alti-per-gli-insegnanti) per chiedere lo ‘scongelamento’ dello scatto di anzianità del 2013 e l’aumento stipendiale agli insegnanti. Oggi si è provveduto alla consegna, presso la Presidenza del Consiglio, delle oltre 30mila firme raccolte.
Aumento stipendi docenti: grande successo della petizione della Gilda Insegnanti
Il coordinatore nazionale Rino Di Meglio ha sottolineato il successo dell’iniziativa oltre al fatto che il numero elevato delle adesioni rappresenta il disagio e il malcontento che serpeggia tra gli insegnanti oltre alla loro voglia di riscatto.
In 10 anni, secondo i dati esposti dalla Gilda, le retribuzioni dei docenti italiani sono diminuite, in media, del 7% rispetto all’andamento dell’inflazione. Ciò significa, in buona sostanza, che dal 2007 a oggi gli stipendi sono diminuiti di circa 170 euro lordi.
Di Meglio ha sottolineato che ‘la significativa riduzione del potere di acquisto ha provocato una sostanziale diminuzione anche del prestigio sociale dei docenti. Le buste paga sempre più leggere hanno portato gli insegnanti a diventare fanalino di coda non soltanto nell’impietoso confronto con i colleghi degli altri Paesi europei, ma anche con tutti gli altri dipendenti pubblici italiani. Per cambiare questa situazione indecorosa, occorre recuperare la progressione di carriera scippata nel 2013.’
Di Meglio ha sottolineato che ‘la significativa riduzione del potere di acquisto ha provocato una sostanziale diminuzione anche del prestigio sociale dei docenti. Le buste paga sempre più leggere hanno portato gli insegnanti a diventare fanalino di coda non soltanto nell’impietoso confronto con i colleghi degli altri Paesi europei, ma anche con tutti gli altri dipendenti pubblici italiani. Per cambiare questa situazione indecorosa, occorre recuperare la progressione di carriera scippata nel 2013.’
Appello al Presidente del Consiglio Conte
‘Bisogna, inoltre, investire maggiori risorse nel rinnovo del contratto, a partire dalle somme stanziate dalla legge 107/2015 per il bonus merito che non serve per premiare davvero i bravi insegnanti. Ci auguriamo – conclude Di Meglio – che il presidente del Consiglio, il quale ha già dimostrato sensibilità e apertura verso questo tema impegnandosi in prima persona con l’accordo siglato lo scorso 24 aprile con i sindacati rappresentativi della scuola, presti ascolto alle richieste di chi ogni giorno lavora per formare l’Italia del futuro e alle quali dà voce la nostra petizione’.