Soltanto fino ad un anno fa immaginare dei nuovi pas era un puro esercizio di fantasia. Le cose sono radicalmente cambiate con l’attuale governo che ha accolto e formalizzato l’intesa con i sindacati per lavorare alla realizzazione di nuovi corsi abilitanti. In attesa della ripresa del tavolo di lavoro al MIUR prevista per martedì prossimo facciamo il punto della situazione.
Anno scolastico
Ai nuovi corsi abilitanti potranno accedere i docenti che hanno prestato servizio per almeno 180 gg. per anno scolastico. Si tratta dei contratti di supplenza assegnati notoriamente sull’organico di fatto. Non sono validi, ai fini del requisito per la partecipazione, se sono stati condotti dal primo febbraio fino al termine degli scrutini.
Chi potrà partecipare
La partecipazione è vincolata al possesso di almeno una delle annualità nelle quali si è svolta la supplenza sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere. L’ammissione sarà consentita in subordine anche ai docenti in possesso delle tre annualità di servizio conseguite presso gli istituti paritari. A detti corsi potranno partecipare anche i docenti di ruolo che intendono abilitarsi sull’altra classe di concorso per la quale non hanno la titolarità del posto.
Dove i corsi e i posti
I corsi verranno realizzati mediante una sinergia tra le università e le scuole. I candidati potranno scegliere liberamente e con consapevolezza per quale regione concorrere ai fini della stabilizzazione. Relativamente alla partecipazione alla fase transitoria rivolta ai docenti precari con 36 mesi di servizio, nel caso in cui non ci fossero posti disponibili fino al 31 agosto i candidati conseguiranno comunque l’abilitazione.
Sostegno
Analogamente per quanto avviene sui posti comuni, dovrebbe essere avviata una identica procedura anche per il sostegno. Chi ha maturato una supplenza di almeno un anno potrà partecipare ai corsi per conseguire la relativa specializzazione.